Brindisi, 09/01/2009

Università: Generazione Protagonista sta con la Gelmini

La Camera ha approvato il decreto Gelmini di riforma dell’Università. Tante le novità introdotte a partire dall’istituzione di Commissioni scelte con il sorteggio per combattere il nepotismo. Premi agli atenei che non sfiorano i tetti di spesa e che non hanno i bilanci in rosso (il fondo di finanziamento non sarà tutto distribuito sulla base degli iscritti ma 500 milioni di euro saranno assegnati sulla base di parametro oggettivi). Viene inoltre ridimensionato il blocco del turn over che dal 20 passa al 50% (se prima poteva essere sostituito un docente ogni 5, ora 1 ogni 2). Il decreto introduce finalmente misure urgenti per il diritto allo studio: il fondo per le borse di studio viene incrementato di ben 135 milioni di euro e altri 65 vengono destinati agli alloggi degli universitari. Più severità con i docenti, chi non fa ricerca e non ha pubblicazioni scientifiche al proprio attivo, si vedrà dimezzare in busta paga gli scatti di anzianità.
Il Coordinamento dei circoli di Azione Giovani “Generazione Protagonista” esprime grande soddisfazione per l’approvazione del decreto.
“Il decreto introduce finalmente un criterio di meritocrazia all’interno del sistema universitario, lo chiedevamo da tempo – sostiene Marco Spagnolo, coordinatore provinciale dei Circoli di Azione Giovani Generazione Protagonista – per la prima volta ci si pone il problema dei finanziamenti a pioggia agli atenei, legando l’erogazione dei fondi ai risultati ottenuti sul versante della ricerca. E con l’incremento di 135 milioni di euro per le borse di studio e di 65 per gli alloggi, si va giustamente incontro ai reali bisogni degli universitari. Si tratta di fatti concreti e non di parole campate in aria”.
“Siamo soddisfatti – sostiene Luciano Cavaliere Dirigente Nazionale Azione Universitaria – nell’incontro tenuto col Ministro Gelmini avevamo chiesto di superare la prima fase dei tagli indiscriminati per cambiare in una qualificazione della spesa. Dopo anni in cui tutti i governi hanno pensato solo a tagliare i fondi, finalmente con questo decreto, siamo passati alla politica dei progetti per ridare un futuro all'Università.
Siamo certi che è solo l'inizio, i gravi problemi dell'Università non si risolvono solo con questo provvedimento, la strada è ancora lunga e tortuosa il Governo abbia il coraggio di proseguire sulla strada intrapresa per avviare una seria e organica riforma strutturale dell'Università italiana”
“È una sconfitta per tutti i sostenitori del “no preventivo” – conclude Cavaliere – come per i collettivi di sinistra che non si sono nemmeno presentati al tavolo delle trattative, ritenendo inutile ogni forma di proposta alternativa. Ma sicuramente oggi potranno vantare una stagione studentesca nelle piazze assieme ai Rettori, al servizio dei baroni e dei potentati accademici, quello che per noi continua ad essere il male dell’Università.”

COMUNICATO STAMPA GENERAZIONE PROTAGONISTA