Mesagne, 14/01/2009

Mesagne Incalza risponde all'Associazione Di Vittorio

Sollecitata dall'opposizione, ora anche l’associazione Giuseppe Di Vittorio si erge a giudice della giunta Incalza ed in particolare dell’assessore Magrì.
Non sappiamo davvero come la loro infelice sarebbe stata giudicata dal povero Di Vittorio, uomo che dell'indipendenza di giudizio aveva fatto la sua ragione di vita (tanto da scagliarsi contro l'intervento sovietico in Ungheria nel 1956 e andare persino contro le posizioni del PCI). Ma, naturalmente, il bello della democrazia è poter esprimere il proprio parere liberamente. E' giusto sia così. Tuttavia, leggendo la nota apparsa il 13 gennaio su Mesagnesera, ci stiamo convincendo che sarebbe bello se anche l'intelligenza fosse utilizzata altrettanto liberamente.
Non entriamo nel merito delle vere motivazioni per cui l’Associazione si avventura in un giudizio tanto spericolato sul governo cittadino, vogliamo solo dire con forza che azzardarsi a scrivere che l'assessore opera "in spregio ad ogni norma", senza aver letto un rigo di documentazione inerente, meriterebbe davvero una querela per diffamazione a mezzo stampa. Non si fa politica con la calunnia: è incivile, rozzo, scorretto e non fa bene alla città.
Tuttavia è elementare demolire quanto è stato scritto:
1) L'assessore Magrì NON ha mai avuto la delega ai rifiuti ( come scrive la disinformata associazione) bensì al personale ed all'igiene. In questa veste ha esercitato un normale controllo del personale, NON un "blitz" ( e perché poi?) sulla raccolta rifiuti. E quindi la delega ai rifiuti NON è stata trasferita nelle mani del vicesindaco, semplicemente perché quest'ultimo ...l'aveva già!
2) Per quanto concerne Mario Biondi sicuramente l'associazione non se ne è accorta, ma il concerto si è già tenuto. Ed a costo zero per il Comune!
3) E’ stata realizzata una rassegna estiva che (a dispetto dell’Associazione che cita presunte lamentele di operatori del centro storico ) è stata fonte di incentivo economico per via del sostanziale incremento del flusso turistico nella nostra città (dati ufficiali forniti dalla provincia di Brindisi)
4) Il finanziamento per "Olea cieli di pietra" NON è stato perso, ma rigettato! Il progetto è stato portato avanti da Magrì ma giudicato sfavorevolmente sapete da chi? Dal ragioniere capo del nostro Comune! E ciò perché, a fronte di un piccolo finanziamento regionale di 6.000 euro, chiedeva un impegno comunale di ben 18.000 euro! Soldi che non si sapeva dove prendere. Era dunque un progetto fatto male ( parliamo di economie, si badi) ed il ragioniere capo ha ritenuto di dare parere sfavorevole ! Altro che perdere soldi: il comune ne ha risparmiati!
Il secondo progetto ( invero molto marginale) sugli uffici di informazione turistica ( regionali, si badi, non comunali) non si è concretizzato per una casuale coincidenza che ha fatto assentare il segretario generale poco prima della indispensabile firma. Dopodiché i termini sono scaduti, ma comunque i fondi erano già esauriti tanto che molti comuni, pur avendo presentato domanda in tempo utile, sono rimasti a secco.
5) E’ stata realizzata solo ora una nuova pianta organica perché la stessa è attentamente meditata e NON imposta di forza, magari il giorno dopo l’insediamento, bensì stilata ad otto mesi di distanza proprio per effettuare una serie di valutazioni esclusivamente in relazione all’impegno ed alle competenze dei dirigenti chiamati a gestire le diverse aree, senza guardare ne' la bandiera ne' la casacca.
6) E’ stato reso agibile il teatro comunale che negli anni precedenti ( e questo lo sanno, ma fingono di non saperlo) ha operato SENZA AGIBILITA', in spregio ad ogni norma del codice civile e penale, ma soprattutto alla sicurezza dei cittadini.
7) E’ stata realizzata una rassegna teatrale sulla cui qualità ci permettiamo di esprimere un plauso non in base al giudizio del solito cugino dell’amico del bar sotto casa ma perché stiamo vedendo gli spettacoli e ne stiamo apprezzando l'indiscussa la qualità.
8) E’ stato possibile aderire all’iniziativa dei "teatri abitati" in collaborazione con le Associazioni Maccabeteatro e Talassia, il che ha consentito di rendere la struttura fruibile per le associazioni, i musicisti, le compagnie teatrali e tutti gli organismi culturali in quanto è garantita l’apertura del teatro per 80 giorni fino alla primavera di quest’anno.
9) Sulla ridicola menzogna finale, e cioè che la fibrillazione è tale che Magrì sarebbe stato escluso dalla commissione su "Messe-ultimo Maresciallo d'Italia", possiamo solo dire che Magrì, insieme al sindaco Incalza, è addirittura nel comitato promotore. E dunque solo per evitare una sovrapposizione che è stato indicato un consigliere quale rappresentante del comune. Insomma, gli amministratori mesagnesi presenti sono ben tre, non uno!
10) Circa il rapporto di Magrì con i dipendenti ribadiamo che in appena otto mesi sono stati regolarizzate le posizioni degli LSU i quali da 15 anni attendevano (anche se qualcuno finge di dimenticarlo) il riconoscimento di alcuni diritti dei lavoratori finora negati ( non si potevano ammalare ne' andare in ferie perché non vi era alcuna copertura economica per quei giorni di fermo). Ciò mentre, al contrario, il governo nazionale indica la via della rescissione di tali rapporti di lavoro. Altro che "Brunetta dei poveri"! Nessun dipendente comunale, riteniamo, si sente poi così "povero" da umiliarsi con un tale soprannome; o almeno lo speriamo.
Invitiamo comunque i componenti l’Associazione G. Di Vittorio ad esercitare il loro diritto di cittadini e recarsi presso le sedi istituzionali, sia per sentire parlare Magrì in merito alle questioni poste, sia per porre ogni interrogativo. Oggi c'è sempre qualcuno che sa e può risponde agli interrogativi del pubblico in maniera limpida ed esauriente. Le illazioni, per favore, lasciamole nei corridoi.

Associazione Mesagne Incalza.