Ostuni, 22/01/2009

Madonna del Pozzo: sabato "Dedicazione della Chiesa parrocchiale"

Sabato 24 gennaio, alle ore 18,00 l’arcivescovo, mons. Rocco Talucci, presiederà la solenne concelebrazione per la dedicazione a Dio della chiesa parrocchiale “Madonna del pozzo” di Ostuni.

Sarà un evento significativo per tutta la comunità ecclesiale e, in primo luogo per quella parrocchiale che vede raggiunta una tappa importante del suo cammino di fede e di presenza nella città degli uomini. La sua esperienza pastorale ebbe inizio, infatti, il 6 gennaio 1977, quando l’arcivescovo, mons. Settimio Todisco, affidò a don Angelo Ciccarese la parrocchia istituita nel quartiere dove, fino a pochi anni, prima sorgeva una cappella eretta il 24 maggio 1713 con il titolo della “Vergine dei sette dolori” e poi nota al popolo come “Madonna del pozzo”.
Ci vollero dieci anni esatti perché mons. Todisco, accompagnato dal parroco don Franco Pellegrino, potesse benedire, il 6 gennaio 1987, la nuova chiesa parrocchiale, ancora con una definizione provvisoria dei suoi spazi liturgici. Dopo diversi mesi di chiusura, il 19 aprile 2008 il parroco don Piero Suma ha guidato la processione con la quale la comunità rientrava, al canto delle litanie della Madonna, nell’aula liturgica ridefinita nei suoi spazi secondo le indicazioni dell’Ufficio Liturgico Diocesano, realizzate dall’architetto Carmine Specchia.

La comunità parrocchiale si prepara ora, nella preghiera e nell’ascolto della Parola, a vivere il rito della dedicazione. Il programma predisposto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale si estende, pur nella sua sobrietà, dal 6 al 26 gennaio. Sono valorizzate innanzitutto le tre giornate nelle quali la comunità è convocata per l’eucaristia festiva: il 6 gennaio, Epifania del Signore, mons. Giuseppe Satriano, vicario generale della diocesi, presiederà alle ore 10,30 l’Eucaristia ricordando gli anniversari della istituzione della parrocchia e dell’apertura della chiesa; l’11 gennaio, Battesimo del Signore, mons. Settimio Todisco, nell’eucaristia delle 10,30 condurrà a vedere in Cristo consacrato di Spirito Santo al Giordano la fonte di ogni consacrazione; domenica 18 sarà don Franco Pellegrino a presiedere l’Eucaristia aiutando a riconoscere nella chiesa la casa del “Venite e vedete” (Gv 1,39) che dà inizio al discepolato.

Lungo le tre settimane sono previste tre riflessioni: la prima, il 13 gennaio, con madre Auxilia Cassano per conoscere “L’altare nella Scrittura e nella tradizione della Chiesa”; la seconda, il 15 gennaio, con il diacono Luca De Feo illustrerà il rito della dedicazione della chiesa; nella terza, il 21 gennaio, don Antonio Valentino, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, spiegherà il significato degli spazi liturgici ridefiniti nella chiesa. L’itinerario di preghiera della comunità continuerà con altri due appuntamenti di preghiera: il 25 gennaio, alle ore 10,30, don Angelo Ciccarese presiederà l’Eucaristia per celebrare a livello parrocchiale l’anno paolino e per ricordare che una comunità non può non essere come l’apostolo aperto alla Parola e pronta ad annunciarla; lunedì 26 il parroco don Piero Suma si porrà con la comunità intera dinanzi a Maria, cui la chiesa è intitolata per celebrarla, quale tempio del Signore. Quest’ultima celebrazione non è, però, un cedere ad un facile devozionismo mariano, ma recuperare, proprio nel celebrare la dedicazione della chiesa, la lezione della Lumen Gentium che, nel terminare la sua riflessione sulla Chiesa, si apre alla contemplazione di Maria per trovare in lei il modello del suo credere, sperare, amare.

Luca De Feo