Brindisi, 27/01/2009

Filcem-Cgil: "necessario uscire dall'empasse produttiva"

Ancora una volta la Filcem-CGIL vuole porre l’attenzione sul momento particolare che sta vivendo il settore produttivo del Paese lanciando un grido di allarme che non può più essere inascoltato ma preso in debita considerazione e finalizzato a breve termine ad interventi strutturali e risolutivi per far fronte alla crisi industriale che sta attanagliando, in particolare il nostro territorio.
L’Europlastic con 31 dipendenti cessa l’attività; la SIF licenzia 7 lavoratori; la Telcom dichiara l’intenzione di licenziare 49 lavoratori e numerosi addetti in cassa Integrazione. Questo il primo conto da pagare che risulta già di per sè alquanto salato!
Come non soffermarsi poi sulla chimica di base e sul polo Petrolchimico di Brindisi, grossa realtà produttiva del territorio, ancora una volta nel mirino della crisi. In particolare colpita una delle storiche aziende del territorio, la BASELL, che si ritrova a ricercare la migliore soluzione per effettuare un cospicuo taglio dei costi per ridare linfa al mercato delle poliolefine.
La FILCEM-CGIL vuole lasciare da parte i diverbi, le incomprensioni e le manovre di basso tenore dì piazza con altre sigle sindacali, sicura che al momento ciò che più conta sia uscire da questa empasse produttiva, non riconoscendosi nella famigerata “politica del NO!” ma facendosi portavoce del “SI” a progetti ed investimenti integrati con il territorio.
Il momento delicato richiede un ulteriore sforzo ad una unità sindacale che possa contrapporsi in modo serrato ad una situazione senza precedenti che rischia di mandare in fumo in pochi attimi tutto il lavoro costruito negli anni per rendere il polo industriale brindisino una perla nel panorama nazionale.
E’ arrivata l’ora di affrontare di petto la crisi e coinvolgere tutti gli attori possibili e tutti gli strumenti più efficaci per sovvertire questo andamento senza via di uscita. Al momento vediamo molta approssimazione da parte dello Stato che dovrebbe concentrarsi di più sui problemi del Mezzogiorno e sulla prospettiva di moltiplicare i disoccupati d’Italia.
Il Governo continua ad illuderci rimandando il problema, non percependo la necessità che ci vogliono ricette industriali di medio-lungo periodo che possano coinvolgere tutta la filiera compreso Brindisi che può ridare vitalità ad un nuovo sistema industriale con il rilancio della ricerca,innovazione e brevetti.
Ed i nostri politici locali, già concentrati ad una. nuova tornata elettorale senza sussulti di sorta, potrebbero aprire gli occhi e capire che si sta perdendo il pezzo più importante di sostentamento economico e sociale della nostra città.
Invece bisogna investire sulla capacità produttiva e sulle potenzialità che Brindisi può ancora creare e se il Governo continuerà a rimandare non ci sarà altra strada se non la reazione coesa del territorio contro questa deriva attraverso iniziative, proposte ed idee di sviluppo a sostegno della nostra Industria.
Quindi invitiamo tutti a stringersi attorno a questo problema in maniera composta e compatta e preghiamo i lavoratori di evitare false strumentalizzazioni e di non farsi ammaliare dai soliti personaggi che credono di avere l’esclusiva o di poter strumentalizzare i bisogni di tutti i lavoratori.
Noi abbiamo il dovere ancora di credere ad uno sviluppo territoriale moderno ed innovativo attingendo dalle risorse che la stessa nostra città ci offre su un piatto d’argento lasciandocelo sfuggire fin troppo con estrema facilità.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA TERRITORIALE FILCEM CGTL BRINDISI