Roma, 28/01/2009
Fiducia al Senato sul Decreto anti-crisi, Tomaselli (PD): "assolutamente insufficiente"
Il Governo pone al Senato la questione di fiducia sul Decreto anticrisi e, nonostante l’ampia maggioranza che lo sostiene, espropria ancora una volta (siamo all’undicesima fiducia) il Parlamento dalle prerogative proprie nell’esaminare, valutare, emendare i provvedimenti.
Si è impedito così il confronto di merito su una materia così delicata e così attesa dal Paese, ovvero le prime misure per alleviare l’impatto della grave crisi economica sul Paese, sulle imprese, sulle famiglie.
E’ stato, quindi, approvato un pacchetto di interventi assolutamente insufficiente nella qualità delle misure adottate e nella quantità delle risorse impegnate, circa 5 miliardi di euro, cifra lontanissima da quanto messo in campo dagli altri grandi paesi europei.
Tant’è che già si parla di altre misure – dagli ammortizzatori sociali agli interventi per l’industria automobilistica – e si cercano altre risorse, ancora una volta magari saccheggiando i fondi FAS destinati al Mezzogiorno.
Si è, altresì, impedito, che il provvedimento fosse migliorato come proposto da una serie di emendamenti proposti dal PD a sostegno, in particolare del Mezzogiorno: dal ripristino dell’automatismo del credito d’imposta all’energia, legando la possibilità di suddividere la rete di trasmissione nazionale in tre macro-zone al mantenimento del Prezzo Unitario Nazionale per i clienti finali e al potenziamento della rete.
Ancora un intervento contro il Mezzogiorno, ancora una volta nel complice silenzio dei rappresentanti meridionali del centrodestra.
Sen. SALVATORE TOMASELLI Gruppo Parlamentare Partito Democratico
Componente X Commissione
Industria, Commercio, Turismo |