Brindisi, 28/07/2004

Rigassificatore, ambientalisti: "pronti a scendere in piazza"

Brindisi, purtroppo, è costretta vivere nell’emergenza e ad affrontare di continuo vertenze con gruppi industriali che, con mezzi poco ortodossi, hanno spadroneggiato sul territorio e vogliono continuare a farlo. Se oggi Brindisi vive ancora un ennesima “vertenza”, quella per il rigassificatore, è grazie all’azione di chi ha tradito le aspettative dei propri concittadini dei quali, invece, avrebbe dovuto difendere gli interessi. Ma su questo è meglio stendere, una volta per tutte, un velo pietoso, e voltare davvero pagina.
Oggi occorre prendere atto di una nuova situazione, il territorio si mostra unito, dai cittadini ai suoi rappresentanti istituzionali, nel rifiutare il rigassificatore. Quindi l’annuncio diffuso tramite agenzia stampa che la LNG Brindisi intende iniziare i lavori a breve, suona come una istigazione molto grave, una provocatoria risposta agli atti del Presidente Michele Errico e alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Domenico Mennitti. Un modo, già noto, di agire arrogante e insolente, proprio dell’Enel.
Se la “consistenza” dell’iter amministrativo riguardante il rigassificatore, ha consigliato Errico ad inviare un esposto alla magistratura e Mennitti a denunciarne l’incompletezza, ha invece indotto il vice presidente della BG Italia a portarlo come esempio nel convegno “Giornata della semplificazione” tenutosi a Roma il 16 giugno u.s. ed ha intilotato la propria relazione “l’Articolo 8 e il caso Brindisi”.
Siamo divenuti addirittura un caso!
Ma siamo sicuri che tutte le procedure siano state rispettate?
Alcuni atti amministrativi sono stati ottenuti in modo affrettato e spesso sconsiderato, spesso non ottemperando a precise leggi.
La difficoltà nel reperire i carteggi (addirittura rilevata anche dal sindaco Mennitti) e la loro incompletezza lascia trasparire qualche lecito dubbio, se in ciò dovesse essere intravista della malafede si potrebbe e dovrebbe inficiare l’intero processo autorizzativo che la LNG Brindisi sostiene di aver completato.
Non vorremmo che la legge per la semplificazione degli atti amministrativi fosse stata presa troppo alla lettera e fosse divenuta della semplicioneria. Su questo dovrebbe indagare con urgenza la magistratura.
Ma al di là delle autorizzazioni e delle concessioni che possono essere concesse o no, che possano essere degli atti dovuti o no, riteniamo che il caso sia soprattutto politico. Qui c’entra la volontà politica di un territorio, la voglia e la capacità di decidere autonomamente del proprio futuro. Se il Presidente della Provincia e il Sindaco, pur appartenendo a coalizioni politiche diverse, hanno espresso uguale dissenso su tale questione sarebbe auspicabile che facessero pesare la propria autorevolezza politica ai più alti livelli delle coalizioni di appartenenza.
E’ il caso di tenere alta l’attenzione, poiché gli interessi in ballo sono enormi. Sulla questione rigassificatore ci giochiamo le residue possibilità di sperare in una città diversa. Bisogna essere pronti a mobilitarsi a brevissimo, occorre scendere nuovamente in piazza, è bene che, chi confida nella solita pausa estiva per compiere i propri comodi, non s’illuda. Invitiamo tutti i cittadini a stare all’erta, a far vedere che la manifestazione del 27 marzo scorso non è stato un fatto episodico ma la ferma convinzione di voler cambiare.

COMUNICATO STAMPA A FIRMA DI:
ITALIANOSTRA COLDIRETTI-TERRA NOSTRA FONDAZIONE “DI GIULIO” LEGAMBIENTE WWF A.I.C.S.