Brindisi, 27/02/2009

Costruiscono abusivamente arma da sparo: arrestati due giovani

Nella mattinata di ieri, nel corso di attività di controllo del territorio svolta nell’agro a sud di Brindisi, equipaggi della Sezione Volanti effettuavano una perquisizione domiciliare ai sensi dell’art.41 T.U.L.P.S., in una abitazione posta in C.da Santa Lucia, Litoranea sud.
Il luogo si presentava come una tipica abitazione di campagna, con annesso un deposito di attrezzi e ricovero di animali; all’interno si rilevava la presenza di alcuni letti disfatti nonché masserizie, suppellettili ed abiti necessari per la vita quotidiana degli occupanti; nel piazzale antistante vi erano alcune autovetture nonché imbarcazioni con relativi motori marini, di cui uno intestato a tale Giuseppe CARONE, di Brindisi, cl 78.

Nell’immediatezza, sul posto si identificava tra gli altri anche un altro giovane, tale Alessandro COLUCCELLO , pure di Brindisi, cl.88.
La perquisizione, svolta con l’ausilio di personale specializzato militare, che interveniva con un metal detector, interessava l’immobile, un attiguo capannone per il ricovero di macchine agricole ed il terreno circostante l’abitazione, sortiva esito positivo. Infatti in un mobile posto nella cucina, si rinvenivano numerose munizioni cal.8 esplose ed inesplose, delle quali alcune verosimilmente artigianalmente costruite.

A supporto di tale ipotesi interveniva anche il ritrovamento di inneschi ancora nella loro confezione, di pallini da caccia in piombo, ed alcuni grossi petardi ripieni di polvere pirica. Era evidente che il munizionamento dovesse essere dedicato ad un’arma. Pertanto si approfondivano le ricerche e così veniva anche ritrovato,occultato sulla parte superiore del predetto mobile, un fucile apparentemente ad aria compressa, al quale era stata sostituita la canna con un pezzo di tubo appositamente torniato. Le dimensioni interne di questa canna, consentivano, icto oculi, l’alloggiamento perfetto di cartucce calibro 8 come quelle sopra descritte. Si rinveniva inoltre il calcio di un fucile sul quale erano evidenti alcune lavorazioni artigianali per una sua modifica strumentale ad installarvi la parte metallica di un fucile, oltre che di un “machete” con fodero in cuoio, che veniva pure acquisito.

Comunque, al fine di accertare l’effettiva potenzialità lesiva del predetto strumento, si provvedeva alla nomina di un ausiliario tecnico di P.G., il quale in esito, e con apposita relazione, confermava la potenzialità offensiva e lesiva dell’arma artigianalmente costruita.

I due giovani, venivano così dichiarati in arresto per fabbricazione abusiva di arma comune da sparo e detenzione abusiva della stessa in concorso. Tutti gli oggetti sequestrati saranno posti a disposizione della procura della repubblica per ulteriori eventuali perizia tecniche.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
Ufficio Prevenzione Generale & Soccorso Pubblico
SEZIONE VOLANTI –