Brindisi, 03/08/2004
Vittime Petrolchimico: Mennitti incontra il Comitato
Il sindaco di Brindisi Domenico Mennitti ha ricevuto stamani, a Palazzo di Città, una delegazione del “Comitato vittime del petrolchimico”. Tale iniziativa si è svolta su richiesta del Comitato, i cui componenti hanno inteso illustrare al primo cittadino le ragioni per cui si sono uniti ex lavoratori ed i familiari di coloro che hanno perso la vita per le conseguenze di una costante esposizione a sostanze inquinanti nell’ambito del polo industriale brindisino.
In particolare, il dott. Maurizio Portaluri ha affermato che il Comitato intende documentare le esperienze umane, sanitarie, sociali ed ambientali di tanti lavoratori che per decenni hanno operato all’interno del petrolchimico ed in altre realtà industriali ad alto rischio. Un altro obiettivo è rappresentato dal sostegno alle famiglie che sono ancora impegnate in processi giudiziari o che hanno difficoltà ad ottenere i giusti riconoscimenti previdenziali. Inoltre, il Comitato intende offrire un contributo conoscitivo alla città perché non si ripeta quello che è già successo nell’ambito del comparto industriale brindisino e, in particolare, nel petrolchimico.
Quanto al rapporto con il Comune, i rappresentanti del Comitato ritengono che anche le Istituzioni debbano interloquire con chi è stato costretto a misurarsi con problemi di tale entità. All’Ente locale, inoltre, è stato chiesto di manifestare un interesse nell’ambito delle vicende giudiziarie ancora in corso.
“Riteniamo opportuno – ha aggiunto il dott. Portaluri – stabilire con il Comune una forma di comunicazione permanente attraverso la disponibilità di ‘spazi’ pubblici presso cui realizzare un censimento delle famiglie colpite da gravi problemi di salute dei propri congiunti che hanno operato a stretto contatto con sostanze inquinanti. Ci informeremo sui drammi che hanno vissuto e sui loro bisogni e forniremo tutte la documentazione disponibile”.
Il sig. Franco Caiulo, invece, ha rimarcato il fatto che proprio ieri si è aggiunta un’altra vittima del petrolchimico. “Fino al 1998 – ha affermato – i morti erano 131, ma adesso ce se ne sono state altre decine, a conferma di un fenomeno incontrollabile. Ecco perché non bisogna abbassare la guardia”.
Il dott. Michele Di Schiena ha ricostruito le vicende giudiziarie in corso ed ha chiesto che la città nel suo insieme si mobiliti perché venga accolto il ricorso contro l’archiviazione del processo, attraverso ulteriori approfondimenti. “Agli interessati – ha detto Di Schiena – è stato detto che non c’è rapporto diretto tra l’esposizione a sostanze inquinanti ed evento (insorgenza di neoplasie).
In realtà, però, il quadro descritto dallo stesso pubblico ministero è allarmante, in quanto cita tutte le possibili cause di inquinamento industriale che hanno potuto provocare l’evento luttuoso”. Il dott. Di Schiena ha poi rivolto un ringraziamento al primo cittadino per la sensibilità dimostrata sui temi di carattere ambientale, già in queste prime settimane di lavoro.
Il sindaco Mennitti ha ribadito l’importanza di questi incontri da cui emerge un quadro di conoscenze sempre più definito, che sarà alla base delle iniziative che l’Amministrazione Comunale andrà ad assumere nei prossimi mesi. Sin da ora, però, ha manifestato la propria solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e di quanti, tra gli ex lavoratori del petrolchimico, combattono contro patologie gravissime.
“Vedremo come venire incontro alle esigenze di queste persone – ha affermato Mennitti – che non dovranno più sentirsi da sole in una vicenda così dolorosa. Il problema, però, è di una portata ancora più vasta. Parte dagli anni in cui si è articolato il sistema della grande industria che tanti guasti ha provocato al territorio e che oggi, proprio sulla base di ciò che è accaduto, pone l’esigenza di costruire un nuovo modello di sviluppo.
Quanto all’ambiente, l’attenzione dovrà essere ai massimi livelli, partendo dalla necessità di creare un apposito ufficio capace di fornire le risposte alle preoccupazioni che oggi ci angosciano e che, a dire il vero, bloccano anche ciò che non inquina. Mi riferisco alla possibilità di dar vita ad un piccolo ‘ombrello’ capace di assicurarci un sistema di difesa del tutto autonomo. E’ sin troppo evidente, in ogni caso, che il futuro di Brindisi non può e non deve passare solo attraverso grandi impianti ed è questa la ragione per cui siamo già impegnati a disegnare per il futuro una città diversa”.
Il sindaco ed i rappresentanti del Comitato hanno concordato sulla necessità di intensificare i rapporti attraverso un costante scambio di informazioni.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI |