Brindisi, 04/08/2004

Forum A.S.S.: Rigassificatore, nè a Capobianco, nè altrove

Mentre le istituzioni locali con i loro organi collegiali stanno in questi giorni prendendo posizione formale sul problema del rigassificatore, ci preme ribadire che il “no” a tale impianto anche in atti di indirizzo politico, ove risultasse limitato al sito di Capobianco, sarebbe inadeguato, contraddittorio e lontano dalle istanze dei cittadini per come sono state manifestate anche nella grande manifestazione popolare di protesta del 27 marzo scorso.
Un rigassificatore spostato di qualche chilometro sulla nostra stessa costa costituirebbe infatti grave pericolo per i tanti agglomerati urbani delle zone viciniori e per la stessa città di Brindisi. E poi, la costruzione in qualsiasi sito della nostra provincia di un rigassificatore, che per sua natura non ha un apprezzabile ritorno sul versante della occupazione, sarebbe in aperto e plateale contrasto con qualsiasi credibile progetto rivoto ad avviare realisticamente e gradualmente un nuovo modello di economia locale che rispetti la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente e sia in grado di procurare lavoro vero e duraturo facendo finalmente giustizia dell’eterno ricatto occupazionale.
Ma c’è di più e cioè che occorre uscire con lungimiranza da una visione non solo municipalistica ma anche strettamente “provinciale” per guardare al rifiuto di nuovi impianti inquinanti o pericolosi nonché al lavoro di progettazione di un nuovo modello di economia locale in una dimensione più ampia, quella appunto dell’area jonico-salentina. Prospettiva questa nella quale possono essere coinvolte in una solidale collaborazione le istituzioni e le forze politiche e sociali delle province di Brindisi, Taranto (ove anche si sta progettando un rigassificatore) e Lecce.

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