Bari, 12/03/2009

Mita: "preoccupazione riguardo al prossimo Piano-casa del Governo"

Una nota del presidente della V Commissione consiliare all’ambiente e urbanistica, Pietro Mita.
“Esprimo profonda preoccupazione riguardo all’ormai prossimo Piano-casa del Governo. Il provvedimento, così come annunciato, nella totale assenza di monitoraggio preventivo sulle reali necessità, in aperto contrasto con gli intenti e le disposizioni che le Regioni, ed in particolare la Regione Puglia, si sono dati in materia di politica abitativa, urbanistica e paesaggistica, rischia di annullare anni di lavoro e di tentativi per rimettere ordine all'interno di territori e città già gravemente compromessi da decenni di politiche speculative.
Ci tengo a sottolineare che l'aumento indiscriminato delle cubature non inciderà sul costo delle abitazioni nel senso della facilitazione dell'accesso all'acquisto, ma manterrà, se non aumenterà lo stesso, di fatto amplificando da un lato il già nutrito parco volumetrico esistente non utilizzato e dall'altro aggravando il problema dell'accesso alla proprietà.
Denunciamo il pericolo reale di aggravamento del consumo del bene finito del territorio e di distruzione del paesaggio urbano e naturale.
L’aumento indiscriminato delle volumetrie comporterà problemi di gestione funzionale dello stesso: pressione delle reti, problemi di controllo e monitoraggio delle urbanizzazioni primarie e secondarie, aggravando ulteriormente i processi di convivenza sociale, eternizzando ed amplificando le contraddizioni fisiche e sociali delle città, mentre contribuirà a rompere i rapporti armonici della campagna e del paesaggio con le inevitabili ricadute economiche nel campo dell'economia e del turismo.
Ritengo sia preoccupante la proposta di amplificare la delega ai liberi professionisti riguardo alle decisioni sulle demolizioni, ricostruzioni ed ampliamenti edilizi.
Tale pratica, già ampiamente dimostrata difficoltosa in termini amministrativi e giuridici nell’applicazione della normativa in atto, comporta il rischio di essere affidata a professionisti pagati dagli stessi operatori immobiliari sottraendone le prerogative a validi e qualificati funzionari pubblici già preposti a tale compito da un lato e, mediante le procedure della pianificazione urbanistica e l’intervento diretto della partecipazione, agli stessi cittadini nelle scelte di trasformazione dei luoghi in cui vivono.
Le risorse annunciate e destinate alla costruzione di alloggi popolari non costituiscono affatto novità ma appartengono già alle Regioni in quanto stanziate dal precedente governo, mentre evidenzia una drammatica situazione di grave crisi nella quale, nei fatti, le risorse destinate alle Regioni del meridione del Paese vengono sperperate per inutili grandi opere mentre si impoveriscono sempre più gli investimenti pubblici destinati al fabbisogno abitativo delle fasce sociali meno tutelate”.

COMUNICATO SERVIZIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE