Carovigno, 17/03/2009

PRC/SE: "nucleare come negli anni 80', no grazie"

Non vogliamo ritornare ad essere sito di Centrale Nucleare come è avvenuto, per Carovigno (Brindisi), negli anni ottanta. Anche allora Carovigno fu proposto e prescelto, nel 1981, come sito. Allora l'opposizione popolare della popolazione fu durissima.

Dobbiamo ricominciare la lottta al nucleare, avendo appreso, purtroppo senza alcun ritegno, dai media che il territorio di Carovigno (Brindisi) viene nuovamente mensionato e prescelto come possibile Sito di una Centrale nucleare in Puglia. Berlusconi vuole riprendere i vecchi arnesi e i siti già sconfitti nel 1987 (tantissimi anni fa), dalla schiacciante vittoria del Referendum popolare abrogativo contro il nucleare cosiddetto civile?

Sappiano i Berlusconi e la Confindustria che Carovigno sorge su una collina fatta di pietra di cava durissima e la cittadina pugliese insorse insorse (duramente come la pietra) contro le centrali nucleari e la "monetizzazione del rischio scorie", portando alle urne il 96% della popolazione che disse di No ai mostri nucleari ( vecchi e costosissimi) con il 97% dei voti.

La lotta antinucleare a Carovigno e in tutta la Puglia fu gloriosa. Vincemmo contro le Centrali nucleari e i " comitati d'affari " che volevano imporre sul nostro territorio, sulla costa adriatica pugliese, tra la località marina di Specchiolla e la Riserva naturale dello Stato, ora anche Parco Marino, di Torre Guceto, il "mostro nucelare" da 2000 Mw. Chi scive è stato tra i testimoni oculari e i protagonisti della dura battaglia antinucleare dal 1981 in poi. La splendida vittoria sul Referndum dell' 87, cancellò definitivamente il sito proposto nel teritorio di Carovigno.

Alla destra radioattiva di Berlusconi - Sarkozy e alla Confindustria rinnoviamo il nostro NO alle spediose Centrali nucleari. Siamo pronti, come è avvenuto negli anni ottanta, a passare e a organizzare la mobilitazione e la lotta della popolazione, interessata sul territorio dai piani nucleari. Se si renderà necessario e non si recedesse dai propri propositi e intendimenti atomici, scenderemo nelle piazze come abbiamo saputo fare nel passato.

Prendiamo atto che anche l'Amministrazione Comunale di Carovigno di centrodesta guidata dal Sindaco Vittorio Zizza, ha subito espresso la propria netta contrarietà al Sito nucleare proposto sul territorio cittadino. Siamo convinti che occorra dare da subito una risposta forte di lotta al governo filonuclearista e radioattivo berlusconiano. Intanto domenica scorsa, a CAROVIGNO , nella Sede del Circolo del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea , si è tenuto un primo Incontro, aperto a tutte le realtà democratiche e plurali del territorio, per organizzare la lotta e l'opposizione alle centrali nucleari.
L'incontro è servito a tutte le realtà democratiche presenti per fare il punto sulla situazione energetica e gettato le basi per la costruzione di un nuovo movimento plurale di lotta antinucleare. La nascita di un nuovo movimento serve per preparare una nuova e incisiva stagione di mobilitazione contro il governo delle Centrali nucleari.

Vogliamo, inoltre ricordare, che eventuali propositi di repressione della lotta non ci faranno paura, nè ci faremo intimidire da chichessia. La salute della popolazione, il territorio e l'ambiente avranno tutela e salvaguardia. Non è vero che le centrli nucleari portano progresso e sviluppo all'economia locale. E' falso, inoltre, che portano lavoro ed occupazione sul territorio. Per questo i ricatti occupazionali non avranno vita facile. Non ci faremo convincere o raggirare, scenderemo in lotta con la forza della ragione, convinti di cancellare,, anche per questa volta il Sito di Carovigno. In questa nuova mattaglia di civiltà antinucleare coinvolgeremo le istituzioni e le popolazioni della Puglia intera.

C'è da aggiunger che la realizzazione di centrali nucleari avranno tempi lunghi (2020), con costi salatissimi e elevattissimi, in un momento di grave crisi economica, sarebbe, invece, auspicabile che il governo cambi subito rotta sul nucleare, tenendo in debito conto, le ragioni del NO delle popolazioni espressesi,, a gra voce negli anni ottanta. Occorre, inoltre, salvaguadare il pronunciamento elettorale del Referendum abrogativo del 1987. La vittoria della consultazione popolare non può essere cancellata o occultata.
Chiediamo che il governo berlusconi si impegni a rigenerale una politica seria energetica alternativa.
Vogliamo che il governo faccia uso di denaro pubblico solo, ed esclusivamente, per un maggiore utilizzo e sviluppo di fonti rinnovabili. Occorre, inoltre, programmare le risorse per incentivivare, con denaro pubblico, il risparmio ergetico, scongiurando così scelte spendiose e antiquate di impianti nucleari, che il nostro Paese ha fermamente respinto oltre un quarto di secolo fa. Non bisogna ignorare le vocazioni del territorio. Tutti devono tenere conto questo, lo gridiamo a gran voce. Per Carovigno vogliamo uno sviluppo diverso: partiamo dalla tutela del patrimonio ambientale presente sul territorio. Difendiamo la natura e la campagna, la sua agricoltura fatta d'immensi alberi di ulivo secolari, fatto unico al mondo, per sviluppare il turismo, il commercio e l'artigianato locale,nonchè le attività produttive locali, per creare lavoro pulito e occupazione vera e dutatura.

Rifondazione Comunista / Sinistra Europea sarà protagonista, con chi ci stà, di questa nuova e necessaria battaglia di civiltà e di lotta democratica per il riscatto del Sud, in difesa del territorio, in basso a Sinistra.

Vito Uggenti - Segretario Cittadino del PRC/SE di Carovigno (Brindisi)