Brindisi, 03/04/2009

De Pascalis (CISL): "la politica e le promesse da marinaio"

In queste ore di frenetica attività della “politica politicante”, ai lavoratori ed ai cittadini comuni non resta che assistere sgomenti a tanto agitarsi, degno forse di miglior causa.
Appare assai strano, infatti, che l’intera classe dirigente, con qualche lodevole eccezione legata al mondo delle attività produttive, sia impegnata unicamente a definire candidature, a spartire posti in consessi istituzionali, mentre sembra non essere nemmeno sfiorata da considerazioni legate alla gravissima crisi occupazionale, sociale ed economica che sta corrodendo oramai alla radice il territorio brindisino.
La disoccupazione al 24% ( dati ISTAT) a taluni può apparire come una mera cifra aritmetica; al contrario essa nasconde il dramma di centinaia di famiglie alle prese con la perdita di qualsiasi reddito o peggio con tanti giovani che non hanno mai conosciuto la parola lavoro. Eppure sembra che ci sia chi non si rende conto di tutto questo e soprattutto non comprende chi sono i veri responsabile di questa situazione a Brindisi.
Si cerca di scaricare le colpe sul Governo Nazionale o su chi, come la CISL, si è sforzato nei mesi scorsi di mettere in campo politiche concertative tali da dare una svolta al sistema contrattuale, attraverso nuove regole più aderenti alle esigenze di un sistema economico, appunto, in continua evoluzione. Purtroppo, non appaia un paradosso, anche nel sindacato vi sono frange di conservatori a tutti i costi, che anziché guardare al futuro, sono impegnate in una battaglia di retroguardia, tutta politica, senza respiro e senza prospettiva.
Certamente il Governo nazionale, quello attuale come i precedenti, hanno grandi colpe rispetto allo sfruttamento del Mezzogiorno, tuttavia è veramente miope non comprendere che a Brindisi gli investimenti sono letteralmente “scappati a gambe levate” per colpa della politica del NO e delle azioni contrarie ad attrarre capitali, progetti, lavoro messe in campo dalle Istituzioni Locali. Senza riferirsi alla oramai stucchevole vicenda rigassificatore, vogliamo parlare del Ciclo dei rifiuti, dell’impianto CDR, del termovalorizzatore, del progetto Bartolini, dell’Accordo stralcio sulla Chimica, ecc. ecc.?
Vorremmo sapere come mai dopo oltre un anno di incontri, decine di eminenti scienziati al lavoro, bozze di intese e quant’altro, come mai, dicevamo, non si sono sottoscritte le convenzioni con le Società Energetiche (ENEL, EDIPOWER, ENIPOWER), le quali erano pronte ad investire centinaia di milioni di euro in opere di ambientalizzazione, quindi in lavoro per migliaia di brindisini?
Centinaia di posti di lavoro in fumo, decine e decine di milioni di euro volatilizzati! Ed ora ci si ripropone agli elettori come i salvatori della Patria.
La CISL ha una immensa considerazione per il buon senso degli elettori di questa provincia, siamo quindi sicuri che essi sapranno discernere bene le azioni ed i comportamenti di ciascuno. Tuttavia nei prossimi giorni, a candidature formalmente definite, attraverso documenti approvati negli organismi statutari, sottoporremo a tutte le forze politiche una piattaforma socio-economica e chiederemo, a chi vorrà, di sottoscriverla, stabilendo un patto tra il “Sindacato delle donne e degli uomini liberi” e chi pensa di fare buon governo locale in favore del lavoro e dello sviluppo, senza che ciò rappresenti vincolo per alcuno, ma con l’intento di poter verificare il rispetto degli impegni.
Sarà, infatti, questa la nuova stagione che si apre con le elezioni di giugno 2009: le promesse e gli impegni della campagna elettore li verificheremo giorno per giorno, stigmatizzando alla pubblica opinione comportamenti incoerenti e promesse “da marinaio”.

Corradino De Pascalis

COMUNICATO STAMPA CISL