Brindisi, 11/04/2009

Gianfreda (PRC/SE) lettera aperta ai brindisini

Quanto mi sembra distante nel tempo la prima assemblea pubblica organizzata presso i locali del cinema Universal, all’indomani del terremoto politico e giudiziario, che falciò l’esperienza della Giunta di Centro-Sinistra di Giovanni Antonino. In quella circostanza, crebbe la consapevolezza che bisognava “cambiare rotta”, sia sotto il profilo etico-morale, che politico programmatico. “Cambiare rotta”!; così riassumemmo la piattaforma politica programmatica che poi si concretizzò con la candidatura di Michele Errico a Presidente della Provincia, riuscendo a unire tutte le forze del centro sinistra classico. Da Rifondazione all’UDEUR.

Quella esperienza e quella piattaforma programmatica, lo ricordo a tutti, sostanzialmente si basava sulla presa d’atto che il modello di sviluppo imposto dall’alto, aveva provocato ingenti danni sotto il profilo ambientale e sotto quello morale. Aveva creato una classe dirigente (politica, imprenditoriale e sindacale) che, direttamente od indirettamente, aveva tratto beneficio personale (anche economico) da questa realtà, impoverendo la nostra economia e la nostra gente.
Infatti, i più acerrimi nemici di quella esperienza furono “le lobby di sempre”, quei pezzi della politica, dell’imprenditoria e del sindacato che, volendo difendere i propri personali interessi, intendevano continuare a ripercorrere il modello indifendibile di realizzazione di nuovi impianti industriali, dannosi alla salute e al territorio, pericolosi e in contrasto con uno sviluppo che mettesse al centro le meravigliose infrastrutture (porto, aeroporto, ecc.), vero volano della nuova economia e del rilancio.
La sintesi politica in contrasto con questa esperienza, fu rappresentata dal Sen. Eupreprio CURTO. Quella sindacale e padronale dai Segretari di UIL e CISL e dal Presidente di Confindustria Ferrarese.

Come non ricordare le posizioni di questi intorno al rigassificatore, ai termovalorizzatori, al bruciatore di sostanze pericolose derivante da rifiuti farmaceutici, quest’ultima sponsorizzata, senza infingimento proprio da CISL e UIL, tanto che promossero l’occupazione dello stabile in cui ha sede la Provincia, utilizzando la esasperazione dei lavoratori della DOW CHEMICAL e di altri, vittime dello stesso modello di sviluppo, che costoro volevano difendere. Analoghi attacchi e opposizione venivano rivolte nei confronti del Sindaco Mennitti, il quale aveva assunto una posizione di contrarietà al rigassificatore e, con una intesa istituzionale formidabile con Regione e Provincia, riuscirono a fare fronte a tale tenace opposizione.

Sarebbe stato naturale, quindi, utilizzare i prossimi cinque anni di governo per continuare il progetto di “Cambiare Rotta”, atteso che i primi cinque sono serviti a porre rimedio ai disastri amministrativi compiuti negli anni precedenti, ad anteporsi ai soliti poteri forti e a moralizzare l’azione politica ed amministrativa. I successivi cinque anni sarebbero dovuti servire a delineare le scelte di fondo, ad incidere su quella svolta di prospettiva necessaria.
Invece, si è pensato bene di interrompere quella esperienza! “Tempo scaduto” hanno risposto ad Errico i Democratici; come se in politica non ci sia tempo sino all’ultimo istante. In realtà, sottobanco, pensavano ad altro.

Chi ha combattuto tenacemente contro l’esperienza amministrativa del Centro-Sinistra alla Provincia, oggi diventano gli alleati del PD, ed insieme propongono il Signor FERRARERE a candidato. Una compagnia devo dire del tutto singolare; un’alleanza impolitica i cui protagonisti sono oltre al Ferrarese, al Tommaselli, Salvatore Brigante, Gallone, Licchello, Damiano Mevoli, Gianpaolo ZENI, Nicola Frugis (ex Presidente della Provincia di Brindisi in quota Forza Italia), troviamo niente popò di meno il Senatore Eupreprio CURTO – parlamentare per quattro legislature per Alleanza Nazionale e brillante consigliere comunale del Movimento Sociale Italiano in quel di Francavilla Fontana, l’avversario di Michele Errico nelle elezioni provinciali del 2004; la Signora POLI BORTONE, già Sindaca di Lecce, figura storica della destra missina in Puglia, parlamentare per sei legislature per il MSI – AN, parlamentare europeo, nonché ex coordinatrice regionale di AN in Puglia.
Questa alleanza fatta di uomini e donne post fascisti, ex comunisti, ex socialisti, ex democristiani la chiamano “Laboratorio politico”. Questo “papocchio” va chiamato con il suo giusto nome, ossia ACCORDO DI POTERE.

Se fosse stato un laboratorio politico, ancorché imposto e calato dall’alto, dalle Segreterie romane e baresi dell’UDC e del PD, sarebbe stato legittimo. Nel senso che è la conseguenza naturale di un disegno politico del PD che taglia definitivamente i ponti con la propria tradizione progressista e con l’esperienza delle alleanze con la sinistra politica e sindacale. Non è casuale che la CGIL, oltre a subire una politica di isolamento da parte delle forze padronali, del governo, della destra politica e da parte di CISL e UIL, mentre rappresenta il perno dell’opposizione sociale e reale nel paese, subisce analogo trattamento dal Partito Democratico. Ma a Brindisi, la candidatura Ferrarese non assume solo questo significato; è anche altro, anzi soprattutto altro.

Tutto ciò si concretizza in un momento storico particolarissimo, in cui viviamo una crisi economica profonda, una crisi del capitalismo mondiale dovuta alle politiche liberiste scellerate degli ultimi decenni. Tutti decantavano i benefici che avrebbe portato la globalizzazione, la necessità della flessibilità del lavoro e la compressione di stipendi, salari e pensioni, poiché le nostre economie dovevano essere competitive. Invece, abbiamo assistito alle delocalizzazioni delle nostre imprese verso i paesi dell’est o verso il sud del mondo (li il costo del lavoro è ancora più competitivo; nella Europa unita un Polacco in una fabbrica FIAT percepisce un salario medio di 300 euro mensili), chiudendo i nostri stabilimenti, come quello di Pomigliano. In questi decenni, invece, si sono arricchiti le classi dominanti ed impoveriti le classi lavoratrici ed il ceto medio, utilizzando la rapina delle speculazioni finanziarie. Oggi, si rischia che questa crisi la continuino a pagare “I fessi”. Infatti, sono già 300 mila i lavoratori che hanno perso il loro lavoro, ed entro Luglio di quest’anno cesseranno gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e indennità di disoccupazione) che riguardano circa 700 mila lavoratori, oltre naturalmente a coloro i quali, precari e dipendenti di piccole imprese, che non godranno dei benefici degli ammortizzatori sociali.
Gli effetti della cristi la paghino loro! I lavoratori, i pensionati, non hanno più spazio per fare buchi alla cintura. In questa condizione il PD ci regala un accordo di potere con i protagonisti ed i responsabili di questa crisi.

Non so quali consensi Rifondazione Comunista potrà riuscire a prendere in questa tornata elettorale. E’ difficile contrastare l’antipolitica. E’ difficile anteporsi a chi mette a disposizioni ingenti mezzi economici. Non abbiamo a disposizione tante risorse, l’unica nostra risorsa sono le idee, l’impegno civile e la nostra coerenza. Non siamo in grado (e non lo vogliamo mai fare!) di distribuire cento euro ad ogni rappresentante di lista o pagare cene alla manovalanza sottoproletaria che utilizza ogni elezione per poter portare a casa qualche centinaio di euro, ma saremo in grado di gridare forte le nostre ragioni, per impedire che un gruppo di potere che era stato messo da parte possa rimettere le mani sulla Città e sulla Provincia.

Questa operazione ha solo un merito: quello di dimostrare alla gente che in questa Città e in questa Provincia sono tutti uguali, che non c’è differenza tra Destra e Sinistra. Allontanando sempre più la gente dalla politica, dal controllo, dalla partecipazione. Perciò ritengo che questa tornata elettorale rappresenti soprattutto una battaglia per la democrazia!
Chiedo a tutti i cittadini di comprendere queste ragioni e di impegnarsi direttamente, non solo delegando od affidandosi a qualche “santone della politica”. Sono queste le ragioni che mi spingono a lanciare un accurato appello: le nostre liste alle provinciali e alle comunali sono aperte a tutti coloro i quali non vogliono arrendersi e sono ancora capaci di indignarsi.

Luigi GIANFREDA
Segretario Provinciale PRC/Sinistra Europea