Ostuni, 16/04/2009
Senza acqua potabile e fognatura in Contrada Rosara
Qualche giorno fa il direttore di una nota emittente televisiva locale intervistando i candidati sindaci nella nostra città poneva loro questa domanda: “Avete un sogno che vorreste realizzare per la vostra città?”.
Se ponessimo la stessa domanda alle famiglie che abitano in contrada Rosara risponderebbero che il loro sogno è potere avere finalmente l’acqua potabile e la fogna a casa loro.
Si signori miei perché ancora oggi ricevere un servizio essenziale in Ostuni può essere un sogno. Queste famiglie da molti mesi si recano in pellegrinaggio presso Palazzo San Francesco sperando di porre fine all’ onerosa incombenza (tutta a loro carico) dello svolgimento delle fosse settiche e del trasporto dell’acqua, e da quelli uffici ricevono solo risposte evasive e tendenti a scaricare la responsabilità del ritardo sull’acquedotto pugliese.
Dagli uffici provinciali dell’acquedotto replicano che non possono esaudire le pressanti richieste, pur legittime, dei cittadini perché gli uffici comunali non hanno provveduto al completamento del necessario iter burocratico dopo il completamento dei lavori, per cui a poco serve la disponibilità del personale dell’ufficio di zona dell’AQP.
A questo punto ci chiediamo se quello che potrebbe essere un diritto civile garantito ad ogni cittadino, e che per ora per queste famiglie è un sogno, potrà essere quanto prima realtà oppure bisognerà attendere che qualche scaltro candidato si erga a paladino della fognatura in questo periodo per poi far svanire il sogno al risveglio?
Dott.ssa Adele MILONE
Coordinamento PdL |