Brindisi, 16/04/2009

Edipower continuerà a bruciare carbone, Tomaselli (PD): “dov'è la buona notizia?”

Il Sindaco Mennitti rassicura la città che la Valutazione d’Impatto Ambientale positiva ad un impianto di 430 MW di produzione energetica a ciclo combinato da parte di EDIPOWER non avrà alcuna conseguenza poiché l’azienda intende rinunciare a tale investimento e, nel suo aggiornato piano industriale, ha previsto che la Centrale elettrica di Costa Morena continui ad essere alimentata a carbone.

Mi chiedo dove sia la buona notizia per Brindisi?
In realtà, ho paura che tutto ciò nasconda una sorta di imbroglio ai danni dei Brindisini.

La rinuncia alla realizzazione dell’impianto a ciclo combinato, alimentato a metano, con la contemporanea volontà espressa ripetutamente negli ultimi mesi di continuare a far funzionare l’impianto unicamente a carbone, sembra essere una buona notizia solo per l’Edipower e non certo per Brindisi.
In primo luogo, tale scelta aziendale rappresenta una perdita di investimenti sul territorio pari ad alcune centinaia di milioni di euro a danno dell’occupazione e dell’imprenditoria locali.
In secondo luogo, parliamo di un impianto, come certo ricorderanno i Brindisini, che avrebbe dovuto essere chiuso oltre dieci anni addietro e solo una altalenante condotta politico-amministrativa dell’ultimo decennio ha consentito la prosecuzione della produzione, rinviando sine-die la stessa riconversione a metano dell’impianto.

Riconversione che pure l’azienda si era impegnata in parte o in toto a garantire proprio con il progetto di cui alla VIA approvata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Ambiente e che doveva essere realizzata con la dismissione totale o parziale (con un gruppo in riserva tecnica) dei gruppi a carbone.
La città non credo possa più tollerare che a poche centinaia di metri in linea d’aria dal proprio centro storico sia ancora funzionante un impianto di produzione energetica alimentato a carbone, altamente inquinante per le emissioni prodotte e la quantità di combustibile movimentato.
Un assetto definitivo del polo energetico brindisino non può che passare, tra l’altro, attraverso la riconversione dell’impianto Edipower a metano, ancora più attuale alla luce dell’ottenuta VIA favorevole: l’alternativa, che nessuno auspica, sarebbe rappresentata dalla chiusura dell’impianto se dovesse persistere l’ostilità dell’azienda a tale non più rinviabile scelta: nei tempi, con le modalità, ovviamente da stabilire per non creare alcuna sofferenza ai lavoratori interessati.

A tali obiettivi di ambientalizzazione della produzione energetica delle centrali brindisine dovrà essere ispirata l’azione delle nuove Amministrazioni locali per cogliere con equilibrio una moderna sintesi tra esigenze produttive e tutela dell’ambiente e del territorio.

Sen. Salvatore Tomaselli - PD