Brindisi, 20/04/2009

Romano (PD): “codice rosso per gli ospedali della ASL Brindisi”

Desta non poche preoccupazioni lo stato di sofferenza in cui versano le strutture ospedaliere dell’Azienda, soprattutto per la carenza di personale infermieristico e tecnico.
Non mi nascondo le difficoltà strutturali della problematica, atteso che la sottostima di tale personale, indispensabile per il funzionamento del sistema ospedaliero brindisino, risale ormai al decennio passato.
A me preme, però, richiamare l’attenzione della Direzione generale della ASL sulla urgenza di ripristinare le condizioni minime dei modelli organizzativi, indispensabili a garantire funzionalità dei reparti e dei servizi di recente istituzione.

La sottostima, decurtata delle assenze per gravidanza, per malattia superiore ai quindici giorni, per godimento di ferie maturate dal personale entrato nella fase di prepensionamento, rende la situazione estremamente grave.
Naturalmente, quanto più ci si avvicinerà al periodo estivo, tanto più diventerà quasi impossibile trovare soluzioni, perchè l’intero sistema farà i conti da un lato con il giusto riconoscimento al personale del periodo di ferie maturato, dall’altro con l’aumento della domanda di prestazioni come conseguenza della presenza turistica.
Allora la probabile risposta, peraltro già sperimentata in passato, sarà quella di accorpare reparti e di sospendere temporaneamente alcuni servizi, creando grave disagio alla domanda di assistenza e di prestazione sanitaria.
Ritengo tale soluzione da evitare ed è per questo che pongo il problema nei termini e tempi giusti per addivenire alla concertazione della migliore soluzione possibile.

Particolare attenzione va riservata all’Ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui la sofferenza ha raggiunto già oggi livelli di guardia.
Se ai nuovi servizi attivati (per esempio quelli di allergologia, fisiopatologia respiratoria, radiologia interventista, psoriasi, endoscopia interventista) si aggiunge il personale di ortopedia, astanteria e i nuovi cinque posti letto di rianimazione, il personale infermieristico mancante supera le cinquanta unità; inoltre altri sedici infermieri, assunti con progetti regionali specifici, verranno a mancare perché in fase di scadenza del contratto. Infine, c’è il problema dei reparti ad alta intensità assistenziale che soffrono storicamente la carenza di personale infermieristico.

I servizi di nuova istituzione sono la integrazione dell’offerta di prestazioni sanitarie e pertanto non possono in alcun caso sottrarre personale al reparto, ma non possono neanche essere chiusi perché questo ci riporterebbe direttamente all’offerta di prestazione “ricoverocentrica”.

Chiedo attenzione, che la questione venga trattata come prioritaria, che si costruisca una soluzione condivisa, chiedo una iniziativa urgente della Direzione Generale.

Giuseppe Romano
Ufficio presidenza gruppo PD
membro commissione Sanità Regione Puglia