Brindisi, 18/08/2004

Rigassificatore: Sciarra e Favuzzi sulle dichiarazioni di Ferrarese

Nell’intervista a “Quotidiano” il dott. Ferrarese fa un’appassionata difesa del rigasificatore, ma dimentica ciò che esso rappresenta in negativo per il territorio.
Egli afferma con troppa sicurezza che c’è superficialità su tale problema. E’ evidente che l’Amministrazione Provinciale ed il Sindaco, nel compiere atti e nell’affermare i propri convincimenti sono stati anch’essi superficiali.
E’ invece molto più probabile che sia il dott. Ferrarese ad affrontare con eccessiva superficialità il problema, soprattutto quando dice (anche se non ne sembra molto sicuro) che l’impianto non è pericoloso. Basterebbe – al contrario - una ricerca su Internet per informarsi sulla casistica degli incidenti occorsi nel corso degli anni, delle rigorose misure di sicurezza prescritte (che a Brindisi mancano del tutto) e degli effetti che un incendio sulla nave gasiera può determinare nel raggio di 2 Km.
Il dott. Ferrarese dice che non sono stati loro a volere quest’impianto, però ne è diventato il più strenuo difensore. Profonda allora lo stesso entusiasmo per fare in modo che l’Alenia faccia i suoi investimenti a Brindisi e non altrove.
Notiamo poi che il numero degli occupati lievita man mano che cresce il dissenso: dalle 50 unità previste nei piani della British Gas siamo arrivati a 350. Questo è l’esatto indice di superficialità e mancanza di serietà, ma anche di assenza di senso etico.
La città vuole uno sviluppo diverso.
Il dott. Ferrarese è capace di lavorare su questo obiettivo?
Se si, lo faccia, altrimenti rispetti la volontà dei cittadini e delle Istituzioni.
Su un punto siamo d’accordo con lui: se l’impianto è pericoloso a Capobianco, lo è anche in altri siti. Ed è anche per questo motivo che ci opponiamo e ci opporremo alla costruzione del rigasificatore in qualsiasi località del territorio brindisino.

Enrico Favuzzi – Legambiente Brindisi
Giorgio Sciarra – Italia Nostra

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