Brindisi, 01/05/2009
SNIM: I Lions celebrano la Giornata Internazionale della Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea
Si è svolta nella serata di ieri, presso l'Area Anfiteatro del porticciolo turistico “Marina di Brindisi”, a conclusione della seconda, intensa giornata del Salone Nautico del Salento e del Turismo Sostenibile, la celebrazione della Giornata Internazionale della Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea. Alla presenza, tra gli altri, di Fernando Rizzello, Presidente del Lions Club Ostuni Host, Nicola Tricarico, Governatore del distretto 108AB, Mario Nicoloso, Governatore del distretto 108TA2, di Domenico Di Conza, delegato alla Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea, e di delegati provenienti da Austria, Slovenia, Croazia ed Ungheria, il Presidente Internazionale Ermanno Bocchini ha ricordato i valori fondanti del documento ma anche degli stessi Lions.
“Oggi celebriamo un piccolo miracolo – ha commentato Bocchini dopo avere ringraziato tutti i governatori ed i past governatori per l'importante lavoro svolto –. Così possiamo davvero essere 'eroi di ogni giorno'. Ed in tempo di pace è eroe chi ha un sogno, una missione da compiere. Ma la ragione non riesce a portare a compimento sempre tutto da sola e così chiama il cuore a costruire la speranza. La speranza è dialogo, è pace, è quell'international understanding che è uno dei fini perseguiti dai Lions”.
E la pace non poteva non essere protagonista dell'intervento del Presidente Internazionale vista la prossima celebrazione dell XII "Giornata mondiale della Pace", organizzata del Lions Club Ostuni Host, che si terrà sabato prossimo proprio nella Città Bianca.
“Odio, denaro e guerra sono la conseguenza della mancanza di comunicazione e comprensione tra gli uomini – ha proseguito Bocchini –, ed è per questo che l'umanità ha bisogno dei Lions oggi come e più di quando furono creati”.
La Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea spiega che “ogni cittadino di Europa ha doveri sociali umanitari verso la comunità europea”, promuove “uno spirito di maggiore comprensione tra tutti i popoli del continente attraverso il superamento di tutti gli ostacoli di ordine sociale, economico e civile” che impediscono il concreto raggiungimento di questa comprensione. La Carta, inoltre, “promuove la formazione permanente dei giovani attivando confronti ed interazioni tra i sistemi educativi, favorendo il senso della appartenenza e dell’orgoglio nell’essere parte determinante del futuro”.
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