Brindisi, 03/05/2009
SNIM, convegno: “I Giovani e il Futuro sul Mare”
Si è svolto questo pomeriggio, presso l'Area Anfiteatro del porticciolo turistico “Marina di Brindisi”, il convegno sul tema “I Giovani e il Futuro sul Mare: nuovi percorsi formativi nell'ottica della riforma”. Alla presenza, tra gli altri, del Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti, del Dirigente Scolastico dell'I.T.N. “Carnaro” di Brindisi Rosalba Lopriore, del Vicepresidente della “Rete Italiana Nautica” Sigismondo Mangialardi, del Presidente di Assonautica Italiana Gianfranco Pontel e di delegazioni di alcuni Istituti Nautici Italiani come quelli di Roma e Palermo, il prof. Abele Carruezzo, Direttore Scientifico della rivista “Il Nautilus” e Nicola Quaranta, esperto di certificazioni in campo marittimo, hanno relazionato su un argomento che tutti hanno concordato nel definire di rilevanza fondamentale per il rilancio del settore della nautica.
“La situazione – ha dichiarato Quaranta – è a dir poco paradossale. In Italia si riscontra, infatti, una vera e propria voragine tra domanda ed offerta in termini di numero, qualità e competenza. Una contraddizione che pare ormai insanabile e che rappresenta la spia dello stato di malessere del sistema scolastico nazionale”.
Sono davvero innumerevoli i settori, e dunque le professionalità, coinvolte dal comparto della nautica. Questo sta a significare possibilità di lavoro per migliaia di persone. Manca, però, un adeguato sistema di formazione che dia ai giovani gli strumenti necessari ad offrire, in questo campo, servizi di qualità. Troppo spesso, infatti, si tende a cadere nell'improvvisazione a scapito del livello dei servizi. Questo fatto, naturalmente, non gioca a favore del settore nautico italiano che, invece, deve intercettare i flussi, non solo turistici, puntando sull'alta qualità.
“Occorre promuovere – ha spiegato il prof. Carruezzo – un ruolo dinamico e possibilmente di raccordo tra le istanze armatoriali, le nuove generazioni del personale marittimo e le Istituzioni.
Nel campo marittimo, soprattutto a livello internazionale, si richiedono, secondo il prof. Carruezzo, competenze come la conoscenza di discipline scientifiche e tecniche sia di base che specialistiche, una buona padronanza della lingua italiana ma anche la conoscenza fluente della lingua inglese e, possibilmente, di un'altra lingua straniera, l'attitudine a lavorare per obiettivi ed un orientamento alla cultura del risultato. Queste, in realtà, sono solo alcune delle caratteristiche che deve offrire una buona istruzione in campo marittimo.
“Una moderna istruzione tecnica nautica – ha concluso il prof. Carruezzo –, nel quadro della riforma predisposta dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che entrerà in vigore nell'anno scolastico 2010-2011, deve essere parte di un sistema complessivo di offerta formativa di percorsi professionalizzanti propri del secondo ciclo di studi, collocati entro un quadro organico e nel contempo poliforme e pluralistico, mirante a fornire ai giovani occasioni di crescita personale, civica e professionale per l'inserimento nel mondo del lavoro”.
COMUNICATO STAMPA SALONE NAUTICO DEL SALENTO |