Brindisi, 05/05/2009
Turismo: le proposte della Cgil per la tutela del lavoro e per lo sviluppo
I dati ufficiali dell’Istat relativi al mercato del lavoro in provincia di Brindisi dicono che nell’anno 2008 il tasso di disoccupazione è stato pari al 24,33% (Il più alto tra le province pugliesi).
Di particolare interesse sono i dati relativi alla città capoluogo (26%) ed ai grandi Comuni di Mesagne (27,61%) e Francavilla F.na (27,25%) dove, nonostante la presenza dei maggiori insediamenti produttivi ed industriali, i tassi di disoccupazione sono più alti, superiori alla media provinciale, come, purtroppo, nella zona sud del territorio che vede Torchiarolo e San Pancrazio al 29%.
Ciò dimostra, ancora una volta, che lo sviluppo di Brindisi ha bisogno di sostegno alla grande industria, di infrastrutturazioni adeguate ma, soprattutto, di legare queste (porto, aeroporto, rete viaria,etc.) al territorio ed alle sue vocazioni che producono ricchezza ed occupazione.
Infatti, subito dopo il settore agroalimentare, è quello turistico che ha fatto registrare nel corso dell’anno 2008, il maggior numero di avviamenti al lavoro : 8.100 contro i 3.220 delle costruzioni, i 1.400 del comparto metalmeccanico, i 115 di quello chimico, gomma e plastica, i 283 di quello dell’abbigliamento.
Pur tuttavia, la grave disattenzione nei confronti della sostenibilità economica ha alimentato la grave deriva culturale - che ha pervaso politici, imprenditori ed istituzioni - dell’abbandono di incisive ed organiche politiche a favore dell’ industria del turismo (come delle altre vocazioni territoriali) , tanto da far erroneamente e colpevolmente identificare il settore come “marginale” rispetto alla qualità del lavoro ed al processo di crescita economica, sociale e culturale della provincia.
Si spiegano così l’alto tasso di lavoro irregolare e nero nel comparto, la mancanza di interventi per la destagionalizzazione, l’associazione del settore all’idea di precarietà.
In questo contesto si pone, ad esempio, la situazione dei circa 100 lavoratori VALTUR cui parrebbe prospettato un futuro reso ulteriormente incerto a causa dell’ipotesi di esternalizzazione delle attività da parte della casa madre.
Serve ,invece, la definizione di un sistema di regole che disciplinino l’attività e la tipologia delle strutture ricettive (alberghi, agriturismi, resdidence, ristoranti, pizzerie, pensioni, etc) chee evitino la concorrenza sleale tra imprese e regolino la “governance” del settore a tutti i livelli istituzionali e costruire la filiera dell’industria turistica.
E’ indispensabile l’intervento pubblico, per questo assumono particolare importanza il nuovo piano strategico adottato dalla regione Puglia e la riforma della disciplina turistica ormai in via di definizione.
In questo contesto, la CGIL propone un PIANO STRAORDINARIO PER L’OCCUPAZIONE , frutto della sinergia istituzionale tra Regione, Provincia, EE.LL. ispettorato del lavoro, nell’ambito del quale :
Creare 200 nuovi posti di lavoro per assumere , sin da giugno, guide turistiche, addetti all’apertura e chiusura delle chiese, dei parchi, per la
pulizia dei sentieri e delle spiagge, per la catalogazione dei beni culturali ed architettonici, la definizione dei percorsi enogastronimici, l’organizzazione di mostre e sagre, la messa in rete degli eventi e delle strutture, la programmazione di iniziative legate al cicloturismo, la valorizzazione dei prodotti agroalimentari, artigianali, locali. Etc.
favorire la permanenza dei rapporti di lavoro stagionali e non, anche in presenza di situazioni di crisi, con provvedimenti di estensione degli ammortizzatori sociali al settore che ne è parzialmente, finora, escluso.
Pianificare l’armonizzazione degli incentivi tra zona nord e sud della provincia attraverso l’attuazione del piano strategico di area vasta e l’utilizzo delle risorse comunitarie del settennio 2007-13
Adottare provvedimenti per la valorizzazione delle professionalità e la tutela dei diritti del personale delle Aziende di promozione Turistica.
Programmare un piano di formazione dei lavoratori che coinvolga le scuole, gli enti di Formazione e quello bilaterale del turismo in modo da aggiornare le professionalità e formare le eccellenze locali per le nuove competenze necessarie nel settore.
prevedere azioni mirate di contrasto all’economia ed al lavoro sommerso del settore.
COMUNICATO STAMPA CGIL BRINDISI |