Brindisi, 05/05/2009

Sindacati Polizia: "il Governo non vuole affrontare i problemi reali della sicurezza"


Nella giornata odierna, mentre le Segreterie Nazionali delle scriventi OO.SS. hanno effettuato un presidio con volantinaggio davanti alla Camera dei Deputati in concomitanza del voto sul ddl sulla sicurezza con cui il Governo, senza individuare alcuna risorsa aggiuntiva per il comparto sicurezza e per i suoi operatori riconfermando una politica solo di annuncio e non di concretezza sul terreno della sicurezza del nostro Paese, ha riproposto la istituzione delle ronde quale unico strumento per migliorare la sicurezza dei cittadini.

In tutte i posti di lavoro di tutta Italia i poliziotti si sono riuniti per valutare il futuro della polizia ed interrogarsi su quale modello di sicurezza questo Governo intende adottare per rispondere alle accresciute e mutate esigenze di sicurezza del Paese.

Il pervicace atteggiamento dell’azione governativa circa l’istituzione delle ronde quale unica risposta alla domanda di sicurezza che i cittadini rappresentano, dimostra la chiara e determinata volontà del Governo in carica di non voler affrontare i problemi reali della sicurezza e di rispondere alle esigenze concrete dei poliziotti e del sistema sicurezza con palliativi propagandistici finalizzati solo ad effetti annuncio.

La rinuncia da parte dello Stato all’azione primaria qual è la sicurezza, che deve garantire la terzietà dei soggetti che operano il controllo sociale sui cittadini, e la volontà di voler appaltare ad un servizio fai da te una funzione centrale e fondamentale qual è quella della sicurezza, va respinta senza esitazione richiamando il governo alle proprie responsabilità circa la necessità di trovare investimenti immediati ed adeguati per evitare il collasso della sicurezza e migliorare il servizio.

Così come non è accettabile, in un Paese civile e democratico come il nostro, prevedere l’impiego dell’esercito in funzioni di polizia in quanto ciò mortifica sia l’alta professionalità dei militari, che sono addestrati ad operare su scenari di guerra e non in funzioni di prevenzione dell’ordine e della sicurezza pubblica, sia quella dei poliziotti, carabinieri e finanzieri che quotidianamente sono impegnati nella lotta contro il crimine e a garantire la civile e serena convivenza della nostra società.

Per questi motivi, e per denunciare che i poliziotti sono stanchi di dover anticipare dal proprio esiguo stipendio le risorse per far funzionare la macchina della sicurezza, oggi tutti i sindacati di polizia hanno riunito i poliziotti che in modo unanime lanciano un grido di allarme sul pericolo che il sistema corre se non si investe immediatamente per sciogliere il vero nodo della sicurezza.

Ovvero definire se la sicurezza è un costo o un investimento per questo Governo. Per i poliziotti e per il Paese la sicurezza è un investimento irrinunciabile.

COMUNICATO STAMPA SEGRETERIE PROVINCIALI BRINDISI
Siulp Conte
Siap-Anfp Colella
Silp-Cgil Capodieci
Coisp Pennetta
Uilps Gioia Marrazzo