Brindisi, 12/05/2009

Zona franca, Casone (PD) sull'esclusione di Brindisi

Governo nazionale (Centro-Destra) e Governo Comunale (Centro-Destra) hanno compiuto un atto congiunto di grave irresponsabilità nei confronti di Brindisi e del suo sviluppo.
La Giunta Mennitti arrivò in ritardo e con molta approssimazione alla candidatura di Brindisi per il riconoscimento di Zona Franca: riconoscimento che avrebbe permesso agevolazioni fiscali ed un sistema di interventi atti a migliorare le condizioni socio-economiche della città, soprattutto dei suoi quartieri più degradati e del complessivo sviluppo produttivo.
Il CIPE ha ratificato quell’approssimazione amministrativa escludendo Brindisi dalla 22 Città cui è andato il riconoscimento di Zona Franca.
Il Governo Nazionale ha aggiunto il ”pezzo da 90”: ha scippato Brindisi dei Fondi per i Siti inquinati, malgrado Brindisi sia Zona riconosciuta da tempo come Sito nazionale e malgrado fosse stato siglato un accordo che prevedeva interventi straordinari per la caratterizzazione e la bonifica dell’area.
Una ulteriore preoccupante conferma di come, malgrado le scenografiche apparenze, questo territorio continua ad essere ignorato nelle azioni concrete da un Centro Destra, nemico del Mezzogiorno a livello nazionale ed incapace di governare a livello locale.
Ci auguriamo che i cittadini guardino alla sostanza delle cose “non fatte” e non alle luci ingannevoli di convegni e delle presentazioni di liste su navi-traghetto, lontani ancora una volta dai cittadini.

COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO BRINDISI