Brindisi, 16/05/2009
PD: No a nucleare e Rigassificatore a Capo Bianco, si alle convenzioni
Questa mattina alle ore 11,00 si è tenuta presso la Federazione Provinciale del Partito Democratico di Brindisi la conferenza stampa sulle questioni energetiche. Erano presenti il Senatore Salvatore Tomaselli, il Segretario Provinciale Lorenzo Cirasino, i consiglieri regionali del PD Pino Romano e Vincenzo Cappellini, l’on. Giovanni Carbonella il Candidato Sindaco di Brindisi Salvatore Brigante ed il Candidato Presidente della Provincia Massimo Ferrarese.
Il PARTITO DEMOCRATICO della provincia di BRINDISI ha ribadito, il proprio netto NO alla scelta operata dal Governo nazionale di ritorno al NUCLEARE e l’assoluta, non contrattabile opposizione all’insediamento di impianti nucleari in Puglia e in provincia di Brindisi, ricordando come la Puglia esporti ben l’88% dell’energia prodotta sul proprio territorio e la provincia di Brindisi detiene il più grande polo energetico d’Europa.
Con l’occasione ha confermato il proprio NO all’insediamento del Rigassificatore a Capo Bianco.
In relazione al tema della produzione di energia ha confermato la scelta contenuta nel PEAR pugliese e negli indirizzi del Protocollo di Kyoto che prevedono la riduzione del carbone, il ricorso alle fonti rinnovabili ( vento, sole, bio masse), e misure di risparmio energetico.
In relazione al tema delle convenzioni tra enti locali e aziende energetiche, il PD ha ribadito la necessità di procedere alla elaborazione di nuove relazioni tra detti soggetti, mossi dall’ambizione di dare un assetto definitivo al polo energetico brindisino nella sua complessità, tra presenza di grandi gruppi energetici (ENEL-EDIPOWER-ENIPOWER) e nuovi investimenti in corso.
L’individuazione di eventuali royalties e/o interventi compensativi rivolti a famiglie e imprese non possono in alcun modo rappresentare una sorta di risarcimento per eventuali danni ambientali procurati alla comunità e al territorio, né possono essere disgiunti da un quadro complessivo di interventi che prevedano, tra gli altri:
1) una significativa riduzione della quantità di carbone utilizzata nell’intero polo energetico;
2) la realizzazione della riconversione a metano della centrale Edipower - La città non può più tollerare che a poche centinaia di metri in linea d’aria dal proprio centro storico sia ancora funzionante un impianto di produzione energetica alimentato a carbone, altamente inquinante per le emissioni prodotte e la quantità di combustibile movimentato.
Un assetto definitivo del polo energetico brindisino non può che passare, tra l’altro, attraverso la riconversione di tale impianto a metano, ancora più attuale alla luce dell’ottenuta VIA favorevole: l’alternativa, che nessuno auspica, sarebbe rappresentata dalla chiusura dell’impianto se dovesse persistere l’ostilità dell’azienda a tale non più rinviabile scelta: nei tempi, con le modalità, ovviamente da stabilire per non creare alcuna sofferenza ai lavoratori interessati.
3) la realizzazione di un molo dedicato ai combustibili nel porto esterno i cui costi siano a carico delle aziende energetiche;
4) l’adozione di un moderno, trasparente e integrato sistema di controllo delle emissioni inquinanti – attraverso un rafforzamento dell’ARPA- che possa scongiurare in futuro il dramma delle coltivazioni inquinate e altre pericolose conseguenze per i cittadini e l’ambiente ;
5) opere di ambientalizzazione e di applicazione di nuove tecnologie per abbattere progressivamente e significativamente le emissioni inquinanti.
6) Pieno coinvolgimento e valorizzazione delle imprese locali nell’accesso alle commesse e la salvaguardia della manodopera locale, sia in tema di tutela dell’occupazione che in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’azione delle nuove Amministrazioni locali dovrà ispirarsi , ai criteri ed ai principi sopra illustrati per cogliere con equilibrio una moderna sintesi tra esigenze produttive e tutela dell’ambiente e della salute.
COMUNICATO STAMPA PARTITO DEMOCRATICO |