Brindisi, 27/05/2009

Porto: interrogazione dei consiglieri regionali PD

Il consigliere regionale PD, Giuseppe Romano, assieme ai consiglieri del PD Antonio Maniglio, Vincenzo Montanaro e Enzo Cappellini, ha rivolto una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale Vendola e all’assessore ai Trasporti, Loizzo, in merito al protocollo d’intesa sottoscritto il 26 maggio 2009 tra Ministero delle Infrastrutture, Comune di Brindisi e Autorità portuale di Brindisi, per la definizione delle opere infrastrutturali da realizzare nel sistema portuale della stessa città.
I consiglier, premesso che “la sottoscrizione di tale protocollo d’intesa è avvenuta in una sede istituzionalmente impropria (Comune di Brindisi) e che tale documento ignora l’esistenza di impegni già assunti per la realizzazione di opere infrastrutturali a carico degli enti elettrici”, chiede di sapere se il presidente della Giunta regionale e l’assessore al ramo fossero a conoscenza della iniziativa, anche in modo informale e preventivo, e le motivazioni per le quali sia stato possibile escludere la regione Puglia dalla sottoscrizione del Protocollo di intesa.
Nell'interrogazione, considerando il protocollo sottoscritto in “palese contrasto” con gli indirizzi ed il Piano degli interventi previsti per il Porto di Brindisi dal Piano regionale dei trasporti chiede, inoltre, di conoscere gli orientamenti della Regione Puglia in merito al finanziamento di parte delle opere previsto attraverso la “finanza di progetto.

Di seguito il testo dell’interrogazione:
Nel premettere che:
la nomina del presidente dell’Autorità portuale si configura, per la legislazione vigente come indicazione territorialmente concertata dentro un ruolo attivo e determinante della Regione Puglia;
che tale ruolo viene ulteriormente rafforzato dalla presenza, nel Comitato portuale, dall’Assessore regionale al ramo o suo delegato;
che il Comitato portuale rimane la sede istituzionale atta a definire obiettivi, piani strategici e strumenti di attuazione in ambito portuale;
che la programmazione della portualità della Regione Puglia trova le sue direttrici di indirizzo nel Piano regionale dei trasporti che comprende anche gli strumenti attuativi con i quali si prevedono gli interventi e le relative fonti di finanziamento.
Prendendo atto
che in data 26 maggio 2009 si è sottoscritto un protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Comune di Brindisi e Autorità Portuale di Brindisi circa “la definizione delle opere infrastrutturali da realizzare nel sistema portuale di Brindisi” (progetto noto come Porto industriale di Cerano);
che tale sottoscrizione non è avvenuta nella sede deputata (Autorità Portuale) bensì in una sede istituzionalmente impropria (Comune di Brindisi);
che il protocollo di intesa richiama in premessa, atti strumentalmente assunti all’unanimità giusto le dichiarazioni pubbliche che, sugli stessi, furono espresse in più occasioni dal Presidente della Amministrazione provinciale;
che il predetto protocollo ignora l’esistenza di impegni già assunti per la realizzazione di opere infrastrutturali a carico degli enti elettrici.
Si chiede di sapere
se il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore al ramo fossero a conoscenza della iniziativa, anche in modo informale e preventivo;
le motivazioni per le quali è stato possibile escludere la regione Puglia dalla sottoscrizione del Protocollo di intesa.
Atteso che
La lettura integrale del protocollo sottoscritto:
appare in palese contrasto con gli indirizzi ed il Piano degli interventi, previsti per il Porto di Brindisi, dal Piano regionale dei trasporti;
prevede una serie di interventi invasivi sia a terra che a mare di quantità tali che i riverberi sull’ambiente circostante e sull’habitat marino sono da considerarsi devastanti;
non ha alcuna previsione di impatto su tutta la fascia costiera del sud brindisino e del nord leccese;
rimuovono il dato strutturale del Porto di Brindisi e cioè che il suo attuale utilizzo è pari soltanto al 25% delle sue effettive potenzialità e che quindi, prima di progettare opere così imponenti, sarebbe invece necessario aumentare la attuale percentuale di utilizzo del porto.
Per quanto sopra
È necessario conoscere:
gli orientamenti della Regione Puglia in merito al finanziamento di parte delle opere previsto attraverso la discussa “finanza di progetto”;
come si intende procedere per recuperare deficit di coinvolgimento istituzionale (Camera di Commercio, Amministrazione provinciale, Comuni sud Brindisi e nord Lecce) e di democrazia (popolazioni interessate, comitati spontanei, associazionismo ambientale);
come si intende ricondurre alla sobrietà ed alla terzietà, la funzione del Presidente della Autorità portuale.

I Consiglieri:
Giuseppe Romano
Antonio Maniglio
Vincenzo Montanaro
Enzo Cappellini