Brindisi, 01/06/2009
Politiche del lavoro: il bilancio finale dell'Ass. Somma
Si invia di seguito la relazione del bilancio di fine mandato realizzato dall’Assessorato in materia di Politiche del Lavoro e Formazione professionale illustrata questa mattina dall’assessore Concetta Somma nel corso di una conferenza stampa.
“L’Amministrazione provinciale si è insediata nel mese di Luglio del 2004 e i dati statistici relativi agli iscritti negli elenchi dei disoccupati rilevavano 70.093 persone in cerca di occupazione e un tasso di disoccupazione pari al 25,25% ( rapporto popolazione attiva e iscritti nell’anagrafe dei Centri per l’Impiego).
La nostra Provincia è stata chiamata a svolgere un’attività costante in sede di conciliazione dei conflitti di lavoro oltre che di gestione delle vertenze che ci hanno visto quasi esclusivamente impegnati, per buona parte del mandato, a difendere il mantenimento del reddito dei lavoratori espulsi dai processi di crisi industriale e a fronteggiare l’emergenza occupazionale.
L’incontro del 12 Settembre 2005 promosso dalla Provincia di Brindisi con il coinvolgimento del Sindaco di Brindisi e di tutte le Organizzazioni sindacali e datoriali, era finalizzato proprio a consentire un’adeguata valutazione dello stato in cui versava il nostro territorio dal punto di vista occupazionale.
A quella data si era registrato un incremento degli iscritti nelle liste di mobilità ed era aumentato il tasso di disoccupazione.
In particolare, al 1° Settembre 2005 i lavoratori espulsi dai processi produttivi ed inseriti nelle liste di mobilità con indennità erano pari a 3442.
I lavoratori inseriti nelle liste di mobilità senza indennità erano 1521. Per questi ultimi, infatti la normativa dispone solo agevolazioni alle imprese in caso di loro assunzione e non anche il sostegno al reddito per i lavoratori licenziati.
Per quanto riguarda il ricorso alla CIGS la media di richiesta mensile al 31/12/2004 era pari ad una sospensione di 28.105 ore per gli operai e 7.437 ore per gli impiegati e di una riduzione pari a 4130 ore per gli operai e 1203 ore per gli impiegati.
Per quanto riguarda invece la CIGO la media di richiesta mensile era pari ad una sospensione di 33.791 ore per gli operai e 5513 ore per gli impiegati. La media mensile di richiesta di riduzione era pari a 17.333 ore per gli operai e 230 ore per gli impiegati.
I settori di attività interessati dal fenomeno congiunturale erano:
• Tessile,
• Commercio,
• Edilizia,
• Metalmeccanico,
• Servizi,
• Chimico,
L’andamento del flusso delle persone che cercavano lavoro era in crescita ed i lavoratori che versavano in stato di disoccupazione in aumento.
Dall’esame dei dati forniti dai nostri Centri per l’Impiego si rilevava che l’incremento maggiore riguardava coloro che erano alla ricerca di un primo impiego, di età compresa tra i 20 ed i 24 anni.
Lo stato di grave crisi del contesto produttivo della provincia lo si rilevava anche dall’elenco delle aziende che avevano attivato procedure di mobilità di CIG/O o di CIG/S presso l’Assessorato o in sede aziendale. In media mensilmente, erano state interessate da sospensioni per CIGS 67 operai e 20 impiegati e per la CIGO 97 operai e 139 impiegati.
L’incremento consistente nel corso degli ultimi anni era relativo ai lavoratori licenziati attraverso procedure collettive e posti in mobilità senza indennità.
Il perdurare della lunga fase di stagnazione economica e l’assenza di nuovi insediamenti produttivi di particolare rilievo rendevano impossibile iniziative di politiche attive per l’impiego, perché il territorio risultava bloccato in un’azione tesa al mantenimento dell’esistente nel tentativo di scongiurare nuovi ricorsi a licenziamenti collettivi.
Tutto ciò, mentre gli attori locali, erano impegnati a difendere gli accordi sottoscritti e che dovevano assicurare non solo il reimpiego di centinaia di lavoratori, ma anche l’avvio di nuove attività imprenditoriali che potevano assicurare alle attività tutt’ora esistenti di consolidarsi e svilupparsi ulteriormente in una logica di crescita economica e produttiva coerente con l’aumento dell’occupazione.
Alla luce dell’esperienza non sempre positiva relativamente all’attuazione degli accordi sottoscritti per la ricollocazione dei lavoratori licenziati, trovava larga condivisione tra i partecipanti all’incontro del 12 settembre la necessità di sottoscrivere accordi che contenessero elementi di certezza per la loro realizzazione.
L’obiettivo che abbiamo inteso traguardare è stato quello di identificare, evidenziare, sviluppare il potenziale di creazione occupazionale della comunità locale sul versante delle iniziative sia pubbliche che private.
Le nostre politiche attive del lavoro,pertanto, si sono occupate anche di accompagnare al reimpiego i lavoratori licenziati provenienti da imprese in crisi strutturali.
Emblematiche, da questo punto di vista , le politiche di accompagnamento al lavoro che abbiamo realizzato per i lavoratori ex dipendenti EVC, Dow Chemical, Pastis e Brindisi Terminal.
Abbiamo realizzato lo stesso programma strategico di accompagnamento al lavoro anche per gli iscritti nell’anagrafe dei Centri per l’impiego.
Detti programmi si sostanziano nella ricerca di opportunità di nuovo lavoro, nella rimotivazione dei lavoratori interessati e nella individuazione dei settori di lavoro più idonei alla loro ricollocazione attraverso una dedicata attività di bilancio delle competenze.
In attuazione di tali programmi sono state poste in essere adeguate iniziative di sensibilizzazione delle aziende presenti nel territorio brindisino finalizzate all’inserimento lavorativo dei:
- Disoccupati iscritti alle liste del Dlgvo 181/2000 ossia, le persone immediatamente disponibili al lavoro;
- Lavoratori in CIGS in deroga
- Lavoratori in mobilità in deroga
Abbiamo assicurato che gli accordi finalizzati alla concessione di ammortizzatori sociali in deroga prevedessero un piano di gestione degli esuberi capace di ridurre il numero delle persone in mobilità.
La conclusione positiva delle vertenze che abbiamo definito emblematiche avrebbe consentito a tutti i soggetti del territorio di svolgere iniziative utili per uno sviluppo economico e produttivo capace di dare certezza del consolidamento dell’ occupazione in essere e del suo ulteriore sviluppo.
Tanto, anche per un settore come quello del tessile e dell’abbigliamento che nonostante la strutturale debolezza meritava sostegno adeguato dallo Stato e dalla Regione per il superamento della crisi e per valorizzare le risorse umane interessate a nuovi e più qualificati processi di sviluppo.
L’attività di monitoraggio, sia pure a campione, fatta svolgere ai nostri Centri per l’Impiego, disponibile attraverso la pubblicazione di un report, è stata di supporto per la formulazione di una proposta di intervento a sostegno delle aziende che si sarebbero rese disponibili a compiere scelte coerenti con lo sviluppo di qualità che il mercato, così come si è globalizzato, impone.
In questo contesto si valutavano anche i dati relativi ai lavoratori socialmente utili ancora in situazione di impegno precario in una buona parte degli Enti locali. Si trattava, di 405 lavoratori, dei quali ben 78 in attività dell’Ente Provincia, per i quali se non interveniva una diversa revisione normativa, dal 1 gennaio 2006 cessava ogni forma di sostegno al reddito.
Alla data odierna, i lavoratori socialmente utili sono 334. Si tratta di una significativa riduzione sicuramente riconducibile in buona parte alla creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la costituzione , nell’estate del 2005,da parte della Provincia della Società Santa Teresa.
E’ opportuno far presente che non per tutti i lavoratori ex socialmente utili ed ex disoccupati di lunga durata che trovarono impiego grazie a nuove attività che gli Enti Locali affidarono attraverso piani d’impresa, l’occupazione è stata mantenuta. C’è stata , sia pure in maniera non rilevante una disoccupazione di ritorno per queste persone.
Vi è da tenere in adeguato conto che i processi di ristrutturazione e dismissione di attività hanno causato una perdita di posti di lavoro sia relativamente ai dipendenti diretti, sia ai lavoratori dipendenti delle aziende dell’indotto.
L’iniziativa della Provincia ha consentito l’elaborazione di una proposta, formulata da tutto il territorio al Governo Nazionale e Regionale per mettere da subito in ciclo virtuoso nuovo lavoro,
partendo dalle criticità che abbiamo ritenuto emblematiche a rappresentare la crisi di quell’epoca che fù definita di sistema.
Contestualmente, l’Assessorato attuava una serie di iniziative per realizzare progetti cofinanziati con fondi provinciali, nazionali, regionali e comunitari come Agritech, 4S-Strategie di sviluppo socio economico sostenibile, Oplà, RISO -Rete Ionico Salentina per l’Occupazione.
In particolare, dall’ultimo progetto la Provincia di Brindisi ha ottenuto il cofinanziamento della Piattaforma e-learning, importante infrastruttura che potrà mettere in valore le competenze dell’Ente Provincia non solo in materia di Formazione Professionale ma anche nella sua qualità di Ente di coordinamento dello sviluppo territoriale e di promozione delle reti di comunicazione dei saperi e delle conoscenze.
E’ stata compiuta l’indagine promossa dall’Amministrazione provinciale per monitorare lo stato di crisi del settore tessile nella nostra Provincia e le residue potenzialità di sviluppo a fronte delle opportunità che poteva offrire l’Accordo Regionale di Programma per il rilancio del settore.
E’ stata realizzata la parte di competenza della provincia nell’ambito del Progetto “Mediterraneorienta” con un notevole impegno degli operatori dei quattro centri per l’impiego e del Coordinamento provinciale.
La candidatura della nostra Provincia al bando europeo 2004/2006 con il Progetto “ Migliorare”, ha rappresentato per la nostra attività una buona pratica di relazioni che abbiamo avviato nell’ottica della costruzione della Provincia delle pari opportunità.
La realizzazione del Progetto “Migliorare”, qualora cofinanziato, avrebbe potuto consentire virtuose sinergie tra lavoratori appartenenti a generazioni diverse. L’obiettivo è quello di Lisbona, “governare senza conflitti, il cambiamento generazionale del mercato del lavoro”.
Si sono realizzati importanti progetti cofinanziati per favorire la formazione di competenze professionali finalizzate a migliorare la condizione di occupabilità delle persone in cerca di impiego e per soddisfare i bisogni professionali espressi dal Mercato del Lavoro regionale, nazionale ed europeo.
Qualificante è stata l’adozione di un manuale per le procedure dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego perché ha consentito di uniformare le procedure e di monitorare il grado di efficienza, efficacia e trasparenza delle risposte date ai cittadini che si rivolgono ai nostri Centri per l’Impiego.
Va dato atto che è stato grande lo sforzo compiuto non solo nell’adottarlo ma anche nel riuscire a mantenere la certificazione di qualità di anno in anno.
Si è proceduto ad istituire l’Ufficio della Consigliera di Parità e a dotarlo della strumentazione tecnica necessaria per il suo funzionamento.
In vista del pieno conferimento alle province delle competenze in materia di Formazione professionale, abbiamo inteso utile porci l’obiettivo di costituire l’Osservatorio dell’economia e del lavoro, visto come un nuovo ufficio interno all’Ente dotato degli strumenti necessari per consentire di programmare con efficacia le attività non solo alla stessa Amministrazione provinciale ma a tutti i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio.
L’attività di programmazione dei bisogni professionali, per rispondere alle esigenze di formazione mirata all’impiego o al suo mantenimento, sarà possibile grazie all’ufficio dell’Osservatorio che interagirà con le altre politiche di sviluppo, sociali, economiche, ambientali e culturali, ricoprendo un ruolo di servizio funzionale a fornire, per il segmento di cui si occupa, informazioni, supporti di analisi territoriale e dati.
Questo Ufficio avrà la responsabilità di sostenere le politiche attive per l’impiego attraverso la produzione, il reperimento e l’elaborazione di dati sull’economia e sul mercato del lavoro locale.
In tale direzione, infatti, già si svolge una proficua relazione anche con gli istituti scolastici per favorire l’orientamento degli studenti e la costruzione di percorsi formativi rispondenti ai bisogni rilevati nel territorio.
La nostra attività si è sviluppata soprattutto nell’assicurare la piena attuazione della legge di riforma dei servizi per il lavoro, garantendo il superamento di un sistema esclusivamente fondato sugli adempimenti burocratici verso un sistema fondato su un’ampia gamma di servizi di base e specialistici capace di dare senso alla iscrizione delle persone all’anagrafe dei Centri per l’Impiego.
Si è trattato di assicurare il collegamento delle politiche passive alle politiche attive del lavoro finalizzate a promuovere le competenze possedute dalle persone, in un ottica di continuo miglioramento anche attraverso l’impiego di risorse finanziarie del bilancio del nostro Ente.
L’esperienza compiuta finora nello svolgimento delle attività di governo delle emergenze occupazionali ci ha fatto registrare un significativo successo delle scelte compiute impegnando risorse finanziarie dell’Ente per creare nuova occupazione stabile e promuovere iniziative di accompagnamento per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare il lavoro sicuro e di qualità.
La cultura posta a base del nostro programma di mandato, ci ha portato a strutturare politiche del lavoro finalizzate, da un lato ad agire sulla persona in cerca di lavoro, con l’intento di consolidare capacità e competenze, dall’altro a realizzare azioni efficaci ad accompagnare verso il lavoro particolari fasce di popolazione con caratteristiche di svantaggio.
In particolare, per favorire il definitivo inserimento al lavoro delle persone diversamente abili, la Giunta Provinciale ha adottato un nuovo modello di convenzione che, appunto, prevede impegni delle aziende a dare piena attuazione alla legge 68/99 assicurando l’assunzione del lavoratore alla fine del periodo di tirocinio formativo, di stage, di lavoro a tempo determinato o di apprendistato.
Finalmente viene percepita la vera finalità della funzione pubblica in materia di lavoro che non deve essere ispirata all’assistenzialismo, bensì a rimuovere concretamente gli ostacoli che impediscono alle persone di stimare le proprie capacità e competenze e di mettersi in percorsi di miglioramento delle conoscenze e competenze possedute.
In tale direzione va il nuovo modello di convenzione dei tirocini formativi adottato dalla Giunta Provinciale e ampiamente condiviso dalle rappresentanze della Commissione Provinciale per le Politiche del Lavoro e dall’ordine dei consulenti del lavoro.
L’obiettivo di dotarsi di un Osservatorio dell’Economia e del Lavoro, di creare un area dedicata all’attività di bilancio delle competenze e di consulenza alle aziende risponde anche a tale esigenza.
Si sono realizzate, in forma sperimentale, iniziative mirate alla valorizzazione della persona che si propone al lavoro, offrendo strumenti finalizzati al completamento del profilo professionale, al perfezionamento delle competenze tecniche richieste dalle aziende, all’acquisizione della concezione di una diversa cultura del lavoro, inteso non come “ fatica”, ma come personale realizzazione.
Il Progetto Evolvo, questo è il nome di una delle attuali iniziative, rivolgendosi agli iscritti nelle banche dati della nostra Provincia, offre l’opportunità di ricorrere alla formazione per completare studi interrotti, per qualificarsi e/o specializzarsi, acquisendo le qualifiche professionali che consentono l’incontro con il lavoro.
Dal lato delle aziende, il progetto Evolvo è stato fortemente apprezzato proprio perché consente la preselezione completamente gratuita del personale richiesto ed una collaborazione attiva delle nostre strutture, per consentire il pieno soddisfacimento delle esigenze professionali espresse.
Il Progetto Evolvo, partito nel mese di Marzo 2008 ha registrato alla fine di Aprile 2009 n.200 domande di candidatura di cui n.95 per voucher formativi e n.105 per tirocini.
Nella direzione della qualificazione del lavoro e della promozione della cultura della legalità, abbiamo destinato i fondi CIPE che la Regione Puglia aveva trasferito alla Provincia al finanziamento di un altro importante Progetto, che abbiamo denominato “ Sole” perché dedicato a far emergere il lavoro e a renderlo stabile e sicuro, perché competente ed informato.
Infatti, il Progetto finanzia le aziende che presentano la propria candidatura con programmi di informazione e formazione al personale che risulta disponibile nell’ anagrafe dei Centri per l’Impiego.
E’ significativo il successo di queste iniziative di valorizzazione e promozione delle competenze anche in ambito di conciliazione delle vertenze di lavoro. Infatti, il bilancio di competenze, collegato a tirocini formativi, in presenza di una disponibilità sia da parte delle aziende che dei lavoratori interessati, consente una gestione degli esuberi che esclude la definitiva fuoriuscita dal lavoro.
Del resto, lo stesso programma di ricollocazione dei lavoratori in mobilità ex DOW, EVC, previsto dal Protocollo d’Intesa Istituzionale sottoscritto dalla Provincia dal Comune di Brindisi e dalla Regione Puglia, ha risposto con efficacia a questi obiettivi di reimpiego.
Il numero dei lavoratori in mobilità si è dimezzato grazie alle attività di politiche attive del lavoro svolte dalla Provincia.
Le difficoltà permangono per quella parte di lavoratori interessati al reimpiego nell’ambito delle attività finanziabili con l’Accordo di Programma.
Inoltre, le politiche finalizzate a promuovere il lavoro di qualità per il reimpiego delle persone espulse dalle crisi industriali degli anni 90, sono alla base del Protocollo sottoscritto con la SFIR, società candidata a realizzare un insediamento industriale a Brindisi.
Infatti, nel suddetto Protocollo è previsto l’impegno della Provincia a formare le qualifiche professionali richieste anche attraverso il finanziamento di tirocini formativi. Si tratta di attività che si basano su di una cultura del lavoro che considera entrambe le parti del rapporto lavorativo come fondamentali, riconoscendo a ciascuna pari dignità.
Possiamo dunque affermare, anche alla luce dell’esperienza compiuta finora nello svolgimento delle attività di governo delle emergenze occupazionali e del successo delle scelte dell’Amministrazione Provinciale di valorizzazione del lavoro creando nuova occupazione stabile e di buona qualità, che è stato davvero strategico impegnare risorse finanziarie dell’ente finalizzate a promuovere iniziative di accompagnamento per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro stabile e di qualità.
L’obiettivo che ci siamo posti però è stato anche quello di non consentire che:
• Le agevolazioni per creare o aiutare un’impresa creino condizioni di difficoltà e chiusura di altre imprese;
• Una persona sia assunta perché è economicamente più conveniente licenziarne un’altra;
• I finanziamenti pubblici promuovano posti di lavoro che sarebbero stati comunque creati dalle dinamiche di mercato.
Obiettivo prioritario è stato quello di migliorare la qualità di erogazione dei servizi per l’impiego sul territorio in modo da garantire alle persone che cercano lavoro e alle imprese un livello di qualità adeguato attraverso:
- L’individuazione di canali di reperimento della manodopera più idonei rispetto alle professionalità richieste;
- Il Monitoraggio dei risultati delle attività sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo rispetto alla percezione del servizio da parte delle imprese e delle persone in cerca di impiego.
Il programma strategico di accompagnamento al lavoro ha previsto in prossimità dello spazio destinato ai servizi finora erogati, un’area di accesso per le imprese da utilizzare sia per il servizio di preselezione che per i servizi amministrativi e di consulenza.
Il programma ha avuto lo scopo di realizzare una ricerca nel territorio sulle dinamiche del contesto socio-produttivo per aumentare le capacità di risposta alle esigenze reali dell’utenza e promuovere nuove iniziative nell’offerta di servizi.
Il servizio di preselezione gratuito ha offerto la possibilità alle aziende di reperire le figure professionali mancanti.
Tale programma è coerente con il progetto di accompagnamento e ricollocazione al lavoro che la Regione Puglia ha realizzato nel corso degli anni 2007/2008 a fronte di una convenzione che ha sottoscritto con Italia Lavoro, Società operativa del Ministero del Lavoro in materia di politiche attive.
Il successo di tali strategie deriva dalla capacità di spesa e anche dalla capacità di motivare il personale in servizio nei Centri Impiego.
E’ del tutto evidente che politiche di tale spessore possono trovare successo grazie ad un grande impegno del capitale umano interessato al raccordo della domanda e offerta, ma soprattutto grazie ad una grande disponibilità degli operatori dei servizi a riformare l’organizzazione del lavoro, per renderla adeguata alle caratteristiche e ai bisogni del mercato del lavoro locale.
Il successo della nostra iniziativa è stato determinato dalla capacità dei servizi per il Lavoro di relazionare bene con le altre amministrazioni, con le imprese e le loro associazioni, con i cittadini e le loro organizzazioni, migliorando così la qualità dei progetti di sviluppo, integrando in essi la politica attiva del lavoro, per sua natura, trasversale ad ogni tipologia di azione.
Ciò che concretamente la nostra azione ha reso possibile è stato creare una rete di informazioni che, in tempo reale, consente l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
Il programma SINTESI deve essere quotidianamente aggiornato per meglio rispondere alle specifiche esigenze del nostro mercato del lavoro.
I nostri programmi si sono svolti in concomitanza con quello cofinanziato con il Ministero del Lavoro e con la Regione Puglia (PARI 2) che ha le stesse finalità di promuovere il superamento del lavoro precario e a tempo determinato prevedendo importanti agevolazioni per le aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori con carriere discontinue.
Alla data odierna le aziende candidate al Progetto PARI sono 63 per un numero di 83 assunzioni.
Al fine di consentire a tutti la conoscenza delle iniziative e dei progetti dell’Assessorato, e quindi per abbattere le barriere informatiche, si è affidato al mezzo di comunicazione più accessibile, la televisione, il compito di fare marketing dei servizi dell’impiego e delle offerte di lavoro e di formazione professionale.
A metà mandato la Regione Puglia ha trasferito alle Province le competenze in materia di formazione autofinanziata.
La nostra Provincia ha autorizzato lo svolgimento di n 220 corsi per complessive n.4400 di persone che hanno partecipato per il 2007 e di n. 296 corsi per complessive 5920 persone per il 2008.
A fine mandato riusciamo finalmente a svolgere le competenze in materia di Formazione Professionale finanziata.
Infatti, con l’intesa sottoscritta alla fine di Novembre 2008, la Provincia di Brindisi è impegnata ad assicurare gli adempimenti per rendere disponibili le risorse comunitarie degli Assi Adattabilità, Occupabilità, Capitale Umano e Assistenza Tecnica.
Si può con soddisfazione dire che alla data del 31.12.08 risultano in cerca di occupazione 60.420 persone, con un tasso di disoccupazione del 22,35%.
E’ significativa la riduzione sia del numero delle persone in cerca di occupazione che quella relativa al tasso di disoccupazione, tenuto anche conto che nel corso del mandato vi sono state comunque procedure di espulsione dal lavoro per le ristrutturazioni e riconversioni aziendali.
Le nostre iniziative di politiche del lavoro e di formazione Professionale si possono realizzare grazie ad un sistema di lettura dei dati disaggregata per settori e sedi di attività, per Comuni di residenza e di provenienza della forza lavoro.
Infine è stato fondamentale acquisire competenze specifiche per consentire una lettura dei dati che consente di distinguere tra le persone iscritte nelle nostre banche dati, quelle che cercano una immediata occupazione da quelle che cercano di migliorare la propria situazione lavorativa, nonché i lavoratori inseriti nelle liste di mobilità.
Con soddisfazione possiamo dire che le politiche seguite nel corso del mandato possono consentire di occuparsi di ciascuno dei bisogni espressi dalle persone che si rivolgono ai nostri uffici.
Nella certezza che sarà assicurata continuità amministrativa per il pieno conseguimento dei risultati già significativamente conseguiti, vorrei prima di tutto ringraziare il Presidente Errico per la fiducia accordatami, gli elettori che ci hanno consentito di svolgere un programma così qualificante, la Dirigente del servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione Professionale, dott.ssa Alessandra Pannaria, per aver assicurato efficacemente la realizzazione degli indirizzi programmatici, i Responsabili dei Centri per l’Impiego e tutti gli operatori e i formatori del Coordinamento Provinciale e dei Centri per l’Impiego per lo sforzo che quotidianamente compiono nel cercare di trasmettere serenità e certezze ad utenti così particolarmente provati dalla difficoltà di inserimento lavorativo e pertanto di piena affermazione personale”.
L’ASSESSORE
Concetta Somma
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI |