Brindisi, 05/06/2009

Albano sulla questione cavalcaferrovia della Minnuta

Sig. Sindaco,
intendo esprimerle la mia soddisfazione per la decisione con la quale finalmente il 29 maggio u.s., a pochissimi giorni dal voto, ha inteso comunicare alla rete ferroviaria Italiana, la contrarietà dell’Amministrazione Comunale al progetto di realizzazione del Cavalcaferrovia carrabile fra la Minuta e via Osanna.
Spero che questa decisione sia definitiva, non venga replicata la vicenda di anni addietro, quando la sua amministrazione, dopo aver comunicato ai cittadini del quartiere l’abbandono del progetto, dopo qualche anno, lo aveva improvvisamente ripreso.
C’è voluto tempo perchè Ella si convincesse della inutilità e della dannosità di quella infrastruttura per la vivibilità del quartiere; l’importante comunque è avercela fatta.
Hanno prevalso le ragioni che in più circostanze, insieme a tanti cittadini del quartiere, ho inteso rappresentarle, dentro e fuori del consiglio comunale, per esprimere la nostra contrarietà al progetto.
In ultimo nella seduta del 10 marzo scorso quando, si ricorderà, chiesi inutilmente al consiglio comunale di pronunciarsi sulla cancellazione del progetto.
E’ una soddisfazione, mi permetta, che aumenta considerevolmente, se si tengono a mente le notevoli difficoltà che abbiamo dovuto superare considerato che la sua amministrazione, nel luglio dello scorso anno, nella conferenza dei servizi che si era tenuta a Roma, aveva espresso la propria approvazione al progetto e che per ultimo, nella seduta del consiglio comunale dello scorso 10 marzo, aveva presentato la delibera di approvazione del progetto.
Non le sarà senz’altro sfuggito che il 29 marzo di quest’anno ho presentato per l’ approvazione in consiglio comunale una mozione per la cancellazione del progetto di cavalcaferrovia.
Per questo mi sarei aspettato la notifica di una copia di quella lettera che ha spedito a Rete Ferroviaria Italiana e distribuito agli abitanti della zona. Un semplice gesto, di riconoscimento della dedizione e dell’ impegno profuso per la soluzione positiva del problema, ma anche per una doverosa considerazione della funzione di Consigliere Comunale, che ancora cerco di rappresentare con dignità.
Non era certamente un obbligo giuridico, ma un fatto di stile e buon gusto.

Distinti Saluti
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale Partito democratico