Brindisi, 11/06/2009

Ferrarese critica il ddl sulle intercettazioni

“La riforma della norma che regola l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, votata in queste ore in Parlamento, impedirà alla magistratura e agli investigatori di individuare i responsabili di reati gravissimi e ai giornalisti di esercitare appieno la libertà di stampa, garanzia di uno Stato libero e democratico”.
Il candidato alla presidenza della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese critica duramente l’approvazione del disegno di legge sulle intercettazioni in discussione in queste ore alla Camera.

“Invece di limitare l’abuso delle intercettazioni, in qualche caso divenute effettivamente strumento di manipolazioni politiche o di attacco personale, con un adeguamento della norma che tenesse conto di un giusto equilibrio tra esigenze di indagine, rispetto della riservatezza e diritto dell’informazione, il governo ha deciso in pratica di abrogare l’istituto delle intercettazioni.
“La ritengo un’iniziativa inquietante che porterà inevitabilmente a una maggiore libertà di movimento per le grandi organizzazioni malavitose. Proprio da queste parti, in provincia di Brindisi, le intercettazioni telefoniche e ambientali hanno recentissimamente consentito di individuare inquietanti intrecci tra criminalità organizzata e politica. Con questo disegno di legge, di questi connubi nessuno avrebbe mai saputo nulla”.

COMUNICATO STAMPA MASSIMO FERRARESE