San Donaci, 12/06/2009

Il Consiglio Comunale dichiara il “territorio denuclearizzato”

Il Governo vuole tornare al nucleare, con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo. Per arrivare a questo obiettivo l’Italia dovrebbe localizzare e costruire sul territorio nazionale otto reattori come quello attualmente in costruzione in Finlandia.
Il Governo ha approvato al Senato il disegno di legge 1441 che dà il via libera alle centrali nucleari in Italia e le voci, sempre ricorrenti e mai smentite dal Governo, di un possibile insediamento in Puglia, in specie nel Salento. Grazie al referendum ecologista del 1987, infatti, l’Italia ha anticipato decisioni che tutti i paesi, europei e non, stanno adottando adesso. E siccome per spegnere le centrali ci vogliono 40 anni, noi ci eravamo portati avanti col lavoro.

Il nucleare era moderno negli anni '60, mezzo secolo fa. Oggi quella tecnologia è vecchia, ed è cara: l'uranio costa sempre di più, e finirà, e sarà sempre più caro col passare degli anni. Il nucleare non produce CO2, certo, ma non per questo è pulito: ci vogliono migliaia di metri cubi di cemento per fare una centrale a fissione, e poi ci vuole l'acqua, tantissima acqua. E il nucleare contamina. Il problema dello smaltimento delle scorie resta pericolosamente irrisolto; figuriamoci in un Paese come il nostro dove i rifiuti “normali” danno più che qualche grattacapo.
Come se tutto ciò non bastasse, spendere sul nucleare significa togliere risorse e investimenti alle energie rinnovabili e alla ricerca tecnologica che ne può abbattere i costi. È dare soldi al passato togliendoli al futuro.

Per questo il Consiglio Comunale di San Donaci (Brindisi) ha deliberato, nella seduta del 28 maggio 2009, il “territorio comunale denuclearizzato”, cioè contrario alla produzione di energia nucleare ed ha vietato su tutto il territorio comunale l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica e di siti di stoccaggio di scorie radioattive.

COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI SAN DONACI