Roma, 16/06/2009
Nucleare, On. Vico: in commissione per difendere la Puglia
E’ una questione delicata, fin troppo, per consentire che venga sepolta dal rivolo delle boutade politiche di questi giorni.
E’ quanto afferma il parlamentare del PD, Ludovico Vico, riferendosi alla discussione che oggi vedrà impegnata la Commissione Attività Produttive della Camera sul tema dell’energia e dell’energia nucleare nello specifico.
Non poca cosa se si pensa che proprio sulla Puglia questo Governo avrebbe puntato gli occhi.
Ma il tema non può non tener conto dell’opinione di chi qui vive e lavora e delle istituzioni democraticamente elette – afferma Vico – per tale ragione da oggi come PD proporremo degli emendamenti che riaffermeranno questo diritto.
Un inno al diritto dei pugliesi, e non solo, ad essere consultati, che i quattro emendamenti annunciati dall’on. Ludovico Vico, tendono a riaffermare.
Così all’art. 25 (quello della Delega al Governo in materia nucleare – ndr) il PD chiede intese e accordi che tengano conto del parere degli enti locali interessati, mentre all’art. 39 (quello sulla valorizzazione ambientale degli immobili militari e penitenziari - ndr) l’emendamento proposto chiede per questa funzione l’utilizzo di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Nessuna storia, invece, per gli articoli 26 e 27 che il PD chiede di sopprimere, il primo all’intero comma 298, riferito al costo per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari, e il secondo all’intero comma 25 riferito all’utilizzo di energia elettrica prodotta da carbon fossile.
Sono concetti semplici da intendere se solo riuscissero a raggiungere l’opinione pubblica – dice Vico – che certo non rimarrebbe indifferente di fronte al rischio molto più che aleatorio di un aumento della bolletta per la copertura dei costi dell’energia elettrica.
Un passaggio sottile ma esplicito presente nella relazione che lo stesso Tremonti, autorevole membro di questo Governo e Ministro dell’Economia, ha redatto in riferimento alla Legge su “disposizione per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”.
Qui il Ministro Tremonti afferma due cose gravi – commenta l’on. Ludovico Vico – la prima è che “ le norme presentano gravi profili di illegittimità sotto l’aspetto contabile, pregiudicando l’equilibrio economico e finanziario dell’intero provvedimento, che allo stato attuale è evidentemente in contrasto con l’art. 81 della Costituzioni” ; la seconda è che proprio in termini di danaro, il gettito annuo per la costruzione e la gestione degli impianti nucleari, un tempo assicurato per il 70% del suo ammontare totale di 100 milioni di euro dallo Stato, rischia di essere pagato per intero dagli utenti, attraverso la componente tariffaria A2 presente in bolletta.
Insomma nessuna copertura finanziaria o un reclutamento economico a carico degli utenti.
Proposte che fanno a pugni con la matematica – dichiara Vico – perché per esempio proprio la Puglia già produrrebbe l’88,8% in più dell’energia che realmente consuma, grazie anche all’apporto di fonti di energia alternativa come l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse, ma avrebbe difficoltà a farla viaggiare verso altre parti del paese deficitarie, per mancanza di elettrodotti e di una rete adeguata per il suo trasporto.
La Puglia produce energia e chiede di essere ascoltata e rassicurata su un tema così delicato come il nucleare – conclude Vico – per tale ragione posso tranquillamente annunciare che qualora i nostri emendamenti fossero respinti o dichiarati inammissibili non avremo remore a proporre come Gruppo del PD alla Camera la pregiudiziale di incostituzionalità.
COMUNICATO STAMPA ON. LUDOVICO VICO - PARTITO DEMOCRATICO |