Brindisi, 18/06/2009

Vitali dopo l'attentato al comitato Ferrarese-Brigante

Quando c’è da speculare il Pd, a Roma come a Bari e come a Lecce non fa eccezione alcuna. L’episodio accaduto ai danni del comitato elettorale di Ferrarese e di Brigante, sul quale è opportuno lasciar lavorare le forze dell’ordine, è un atto sicuramente grave da stigmatizzare al pari dei messaggi mafiosi ricevuti dal sottoscritto e dal Sen. Saccomanno poche settimane orsono con il recapito di buste contenenti proiettili e minacce.
Per il sottoscritto, poi, questa ricezione non è stata l’unica da un anno a questa parte. Nonostante le notizie furono pubblicate sugli organi di stampa, non mi sembra di aver letto o ricevuto attestati di solidarietà neanche dal Sen. Maritati che oggi sale in cattedra per dire quello che è giusto e quello che non è giusto.
Va da sé che la lotta alla criminalità, di ogni tipo e annidata in ogni dove, ci vede da sempre attivi ed impegnati. Chiedere di ripeterlo in questo momento è una caduta di stile e nasconde un interesse elettorale i collegamenti poi, fatti dal Sen. Maritati su recentissimi episodi, sono una caduta di stile che ancora una volta poteva risparmiarsi.
Mi auguro che su questi temi la campagna elettorale non serva a dividerci, posto che sugli stessi abbiamo sempre trovato intese istituzionali. Visto però che il PD non perde l’occasione per fare campagna elettorale, ci aspettiamo dal Sen. Maritati e dai suoi colleghi qualche riflessione sulla questione morale che pare sia stata archiviata frettolosamente nel momento in cui, e mi riferisco alla campagna elettorale brindisina, tutto l’apparato politico che mise in atto il famoso ribaltone che portò all’intervento della Magistratura, oggi è schierato, anche in maniera evidente, da una ben individuata parte politica.

On. Luigi Vitali
Coordinatore Provinciale Pdl Brindisi