Ostuni, 25/06/2009

Acque reflue gratis per un anno

Il 22 marzo scorso l’inaugurazione dell’impianto di riutilizzo delle acque reflue in contrada Santa Toce. In piena stagione estiva l’amministrazione comunale ha rispettato gli impegni presi in sede di inaugurazione garantendo per un anno l’erogazione gratuita dell’acqua agli agricoltori della zona.
Il Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella ha informato i proprietari dei terreni vicini al depuratore dell’attivazione della distribuzione gratuita delle acque affinate.
“L’Amministrazione Comunale provvederà – si legge sul pubblico manifesto - nei prossimi giorni all’avvio dell’erogazione dell’acqua proveniente dall’impianto di acque reflue e che, attraverso le condotte, serviranno i terreni situati nelle Contrade Alberodolce, Santa Toce, Lama d’Antelmi e Abadia; circa 150 ha di uliveti e campi coltivati, a monte della S.S., 379 verso Carovigno, serviti dalla rete di distribuzione irrigua.
Con delibera di Giunta Comunale n. 131 del 21.05.2009 è stato approvato un regolamento per la provvisoria distribuzione dell’acqua affinata ed è stato altresì stabilito che, eccezionalmente, atteso il carattere sperimentale di detta prima erogazione ed esclusivamente per la stagione irrigua 2009 detta erogazione avverrà gratuitamente”. I proprietari ed i conduttori a qualsiasi titolo dei terreni situati in queste contrade e che siano tecnicamente allacciabili alla rete di distribuzione irrigua esistente, sono stati invitati ad usufruire di questo servizio irriguo previa istanza da inoltrare all’ufficio Ecologia ed Ambiente del Cmune per poi sottoscrivere una apposito contratto.
Per chiarimenti ed ulteriori informazioni, tutti gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Ecologia e Ambiente oppure telefonare, negli orari di ufficio, al numero 0831-307338. Gestito dall’Acquedotto Pugliese, l’impianto di Ostuni svolge una depurazione biologica detta “a fanghi attivi” e non risulta abilitato a trattare acque di scarico industriali, ma solo acque provenienti da usi civili, che giungono dai nostri bagni o dalle nostre cucine. Ecco perché è sconsigliabile versare nei lavandini o nei tombini sostanze tossiche, nocive o altamente inquinanti, in quanto attraversando le condotte della fognatura arrivano al depuratore mettendone a repentaglio il suo corretto funzionamento.
L’impianto di Ostuni è uno dei pochi in Puglia in grado di depurare le acque di vegetazione dei frantoi: queste vengono conferite a parte con autobotti, e non attraverso la rete fognaria, in quanto le acque di vegetazione necessitano di un trattamento di depurazione più intenso.
Da anni in Ostuni sono in atto diversi progetti per chiudere tali cicli. Mentre i fanghi di depurazione già da tempo vengono utilizzati come fertilizzante nelle campagne, per le acque depurate, fin oggi scaricate nella lama D’Antelmi, è imminente il loro riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura.
La Regione Puglia con una apposita delibera di Giunta regionale ha assegnato all’Acquedotto Pugliese il compito di gestire l’impianto di affinamento dei reflui ed al Comune di Ostuni la gestione della rete di distribuzione dell’acqua alle aziende agricole. Potranno così essere irrigati 150 ettari di coltivazioni agrarie, anche se potenzialmente può essere irrigata una superficie tre volte superiore (450 ettari) in funzione dei volumi di acqua che possono essere prodotti con il nuovo impianto.
Si raggiunge in tal modo un importante risultato: - una lama come quella D’Antelmi, piccolo scrigno naturalistico per la ricca vegetazione che si riscontra in alcuni suoi tratti, non riceverà più le acque reflue del depuratore scaricate da decenni, - un tratto di costa, in corrispondenza dello sbocco della lama, ritornerà ad essere balenabile, - una campagna assetata potrà ricevere acqua irrigua di qualità. Un tentativo questo, di chiudere il ciclo dell’acqua nel nostro territorio che ha contribuito a far si che sulle marine di Ostuni sventolasse la Bandiera Blu e le cinque vele di Legambiente.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI