Brindisi, 21/07/2009
Sen. Tomaselli (PD): "pieno sostegno alla mobilitazione di Colrdiretti"
Il Sen. Salvatore Tomaselli ha inviato la seguente lettera al Dott. Salvatore Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi.
Caro Presidente,
intendo esprimere la totale adesione mia personale e del Partito Democratico della provincia di Brindisi alle motivazioni a base della mobilitazione avviata in questi giorni dal mondo agricolo e dalla Coldiretti, in particolare.
Le imprese agricole-alimentari sono sottoposte alle gravissime conseguenze della crisi economico-finanziaria mondiale, con segnali ben manifesti:
i costi produttivi e gli oneri sociali sono raddoppiati. Nell'ultimo anno, per l'acquisto dei fattori produttivi (concimi, sementi, gasolio, energia elettrica) che incidono nella gestione aziendale per oltre il 70 per cento, si sono avuti aumenti medi del 7 per cento;
i prezzi all'origine, dopo una fase di rialzo della prima metà dell'anno 2008, sono scesi in media del 7 per cento con punte dal 35 al 50 per cento per il mercato dei cereali;
i redditi degli agricoltori sono ovunque in calo;
il clima di fiducia dell'industria alimentare ha fatto segnare, nell'ultimo anno, un netto peggioramento, mettendo a rischio il futuro di tante aziende;
le imprese agricole, costrette sempre più spesso all'indebitamento, stanno incontrando difficoltà crescenti in termini occupazionali e di strumenti di accesso al credito.
A fronte di tutto ciò, nel mentre tutti i principali paesi europei hanno adottato manovre anticrisi includendo misure specifiche per il rilancio competitivo del comparto agricolo, ad oltre un anno dal suo insediamento, il Governo italiano si è contraddistinto esclusivamente per i vistosi tagli operati a danno del comparto agroalimentare e per la mancanza di misure efficaci necessarie per invertire la sfavorevole congiuntura economico-finanziaria.
Condividiamo pienamente, pertanto, il grido che sale dal mondo agricolo per misure urgenti e straordinarie che, da un lato, scongiurino un progressivo arretramento del settore agroalimentare nazionale e, dall'altro, sappiano rilanciarne la competitività.
In questa direzione vanno le proposte che il PD ha presentato proprio alcuni giorni fa in Senato, volte ad adottare interventi immediati necessari per la tenuta competitiva del settore agroalimentare:
a) attivazione ed utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali necessari per governare la crisi che sta interessando le imprese del settore esposte alla congiuntura sfavorevole;
b) conferma biennale degli sgravi contributivi al fine di contenere il costo del lavoro in agricoltura nelle zone svantaggiate e garantire stabilità fiscale per gli agricoltori e attivazione del credito d'imposta in agricoltura;
c) conferma del sistema assicurativo e rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale al fine di dare piena attuazione ai meccanismi di gestione del rischio in agricoltura e di potenziare il ruolo delle polizze assicurative per far fronte alle crescenti emergenze climatiche;
d) incentivazione degli strumenti necessari per attuare una politica che favorisca l'accesso al credito degli imprenditori agricoli sempre più alle prese con problemi di liquidità.
A tali interventi urgenti bisogna accompagnare straordinarie per garantire al settore agroalimentare il necessario rilancio produttivo perché la difficoltà diventi un'opportunità per attrarre e motivare l'ingresso di giovani figure imprenditoriali e quindi occasione per un ricambio generazionale, quali:
- l'incentivazione, anche mediante una rinegoziazione in sede comunitaria, della normativa sugli aiuti di stato in agricoltura, della concentrazione dell'offerta agricola prevedendo un rafforzamento dell'assetto dimensionale o di forme di aggregazione di funzioni, nonché dell'innovazione organizzativa dell'impresa di filiera affinché i produttori possano governare e accompagnare più in profondità le fasi della catena alimentare, riducendo le intermediazioni dalla fase produttiva alla vendita ai consumatori;
- aiuti straordinari e mirati al processo di internazionalizzazione della rete distributiva del comparto perché l'agroalimentare italiano, fortemente caratterizzato da tipicità e valori territoriali, possa accelerare la sua capacità d'inserimento nei mercati esteri attraverso nuove partnership commerciali, nuove relazioni bilaterali, assetti societari volti al radicamento e al controllo del prodotto italiano nei Paesi esteri;
- aiuti straordinari per l'innovazione mirati ad imprese impegnate in nuovi processi produttivi tesi, da un lato, all'autoriduzione dei costi di produzione attraverso il risparmio energetico, il risparmio idrico, le razionalizzazioni logistiche, le innovazioni gestionali, e, dall'altro, a creare incrementi di valore del prodotto attraverso strategie di rafforzamento identitario e territoriale e al valore aggiunto dato da contenuti di servizio più rispondenti alla domanda di mercato, a nuovi stili di vita, a nuove esigenze di tutela della salute alimentare, anche avviando concretamente l'insediamento dell'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare al pari degli altri Paesi europei;
- il finanziamento di piani speciali di riconversione basati su rigorosi piani industriali pluriennali per il rilancio di alcune filiere produttive che, nella sovrapposizione degli effetti della crisi economica generale e i recenti cambiamenti delle regole della politica agricola comunitaria, risultano particolarmente in sofferenza esposte a processi di indebitamento e, pur avendo potenzialità e valore, non hanno sufficienti possibilità immediate per affrontare l'urgenza della concorrenza internazionale.
E' nostro preciso dovere dare risposte concrete a migliaia di imprese e a tutti i lavoratori del settore che rappresentano un patrimonio inestimabile di questo Paese ed, in particolare, del Mezzogiorno sotto il profilo economico, sociale e culturale: è con questo impegno che auguro la migliore riuscita delle Vostre manifestazioni.
Cordiali saluti.
Sen. Salvatore Tomaselli
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