Brindisi, 29/07/2009
Crisi commercio: interviene l'Adoc
Seguiamo con interesse il dibattito avviato sulle problematiche del commercio in terra di Brindisi. Ultimo, in ordine di tempo, il contributo fornito dal Presidente della Confcommercio Alfredo Malcarne.
Condividiamo l’analisi fatta sulla crisi del settore specie per quanto riguarda gli aspetti che regolano il rapporto tra cittadini consumatori e commercianti nella città capoluogo e più precisamente in merito al problema dei parcheggi.
Di fatto continuare ad affermare che la scarsa attività del settore è dovuta alla carenza di posteggi oltre che anacronistico equivale a dire non voler affrontare seriamente il problema.
Ma questi sono aspetti che riteniamo debbano essere sviscerati dalle associazioni categoriali.
Quello che andiamo ribadendo da tempo è che le risposte sulle motivazioni e sui comportamenti tenuti dai consumatori debbano essere date dagli stessi attraverso le proprie associazioni che come ADOC UIL sono impegnate giornalmente sul tema del miglioramento dei servizi resi ai cittadini e che purtroppo ad oggi non sono mai state interpellate su temi di importanza rilevante per l’economia delle famiglie e del territorio.
Riteniamo come ADOC UIL che a Brindisi non esiste solo una crisi del commercio ma il collasso di un intero sistema economico che mette a dura prova diversi settori dell’economia locale. In questo contesto il commercio paga il suo prezzo per anni ed anni di assenza di progettualità e mancanza di confronto con le reali necessità dei consumatori. Bisogna sfatare il luogo comune per cui bisogna combattere la grande distribuzione il caso Carrefour dimostra come anche in questo settore se non si risponde alla richiesta del mercato le cose non vanno poi tanto bene.
Perciò obiettivo primario deve essere la qualità, l’esclusività e la ricercatezza dei prodotti solo così una rete commerciale locale può avere riscontri dal consumatore. Quel che va incentivato specie nel centro cittadino è una rete di negozi specializzati di livello medio - alto oltre ad iniziative che favoriscano l’arrivo di gente nel centro. Animazione, spettacoli, mostre possono essere l’attrattiva giusta senza l’impiego di grandi risorse finanziarie da parte della pubblica amministrazione e con il contributo dei privati e nel caso di iniziative di qualità anche dei cittadini. Un centro ed una città più accogliente con più sicurezza attraverso un maggiore presidio della polizia municipale anche durante le ore serali, più pulizia con interventi straordinari durante l’arco della giornata.
Un intervento va fatto anche in termini di riqualificazione urbana. In tal senso anche il settore del commercio deve fare la sua parte con il rispetto di regolamenti esistenti o da redigere che vietino ad esempio l’insegna selvaggia e vetrine che deturpano palazzi di interesse storico.
Insomma tutti insieme, partendo dalla rivitalizzazione economica della città, possiamo dare il contributo di idee e proposte per lo sviluppo di tutti settori nell’interesse sia dei cittadini che degli operatori economici. Vanno inoltre coordiante tutte le iniziative finalizzate ad un miglioramento del servizio reso all’utenza, non è più pensabile che si proceda in ordine sparso magari promuovendo iniziative anche doppione vanificando gli sforzi anche economici compiuti.
L’ADOC UIL nel sostenere la necessità dell’avvio di un confronto per la soluzione delle problematiche in atto chiede che siano ascoltate le richieste dei consumatori per non continuare a commettere l’errore di poter esprimere l’esigenze degli altri solo e soltanto finalizzate ai propri interessi anche se legittimi. E’ una richiesta che rivolgiamo alla pubblica amministrazione che si farà promotrice degli incontri ma anche alle associazioni di categoria con cui auspichiamo il proseguimento di un dialogo già avviato e che può portare a notevoli benefici.
COMUNICATO STAMPA ADOC |