Brindisi, 31/07/2009
Giove: "le iniziative imprenditoriali nel porto sono adeguate?"
Le ultime dichiarazioni profuse dal Presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi, di concerto con le Istituzioni locali,
Sindaco e Presidente della Provincia di Brindisi, auspicano la futura realizzazione di una area fieristica di circa 120.000 mq,
ampliabile sino a 200.00 mq, destinata alla promozione e sviluppo del turismo nella nostra città.
Tale ultimo pronunciamento, riporta le volontà espresse in seno ad un incontro tenutosi presso la CCIAA di Brindisi il 26
maggio 2009, ove hanno partecipato tutti gli organismi locali di rappresentanza dei lavoratori, operatori turisti e portuali,
delle associazioni d'impresa e degli ordini professionali, ad eccezione dei rappresentanti di Comune e Provincia di Brindisi.
Nel suddetto incontro, tutte le rappresentanze hanno sostanzialmente denegato le decisioni congiunte di Sindaco e
Presidente della Autorità Portuale circa la individuazione del sito ove far sorgere la Fiera ovvero l'area “Carboniera-ex
Posillipo”.
Tale lungimirante individuazione avrebbe sicuramente del tutto compromesso le residuali possibilità di allocare la Fiera del
Salento nell'area sita nell'interno del capannone ex Montecatini: pertanto, ben si può dire, che il Sindaco di Brindisi ed il
Presidente della Autorità Portuale di Brindisi non sono stati “folgorati sulla via di Damasco”, ma portati alla “ragione” da
tutte le rappresentanze riunite nel citato incontro che, con acume e tempestività, è stato promosso dal Presidente della
Camera di Commercio.
Precedenti dichiarazioni, sempre eloquentemente manifestate dal manager Giurgola, afferivano la realizzazione nel Porto
interno di Brindisi di due nuovi Teminal Passeggeri per favorire un miglior servizio al traffico dei turisti in transito verso la
Grecia.
Come ho avuto modo di esprimere la mia opinione già in precedenti pubblicazioni, ritengo che le iniziative imprenditoriali
proposte – benchè degne di elogio -sono inadeguate ed inconferenti allo stato attuale in cui il nostro Porto versa.
A tali positive prospettive di incremento della visibilità del Porto, si contrappone una situazione reale, tra l'altro da me
evidenziata in altri interventi, che rendono l Porto poco – o per nulla – appetibilesotto il profilo dei servizi presentati ai
passeggeri.
Basti pensare a quanto più volte afferito dl Presidente Giurgola circa la realizzazione di due nuovi Terminal Passeggeri a
Sant'Apollinare e mai realizzati.
Ed invero, creare nuove infrastrutture volte ad intensificare lo sviluppo del Turismo nella nostra città assumerebbe un
significato pregnante, solo qualora venissero a coesistere almeno due condizioni essenziali: la prima verterebbe
sull'organizzazione, gestione e funzionamento dei siti già esistenti e, la seconda, sulla presenza già significativa di operatori
stranieri e compagnie di navigazione nel Porto.
Nessuna delle due condizioni oggi sono esistenti!
Chiunque si rechi presso l'unico Terminal d'imbarco all'interno del Porto di Brindisi, sito presso Costa Morena, non può non
notare come la stessa struttura sia priva dei requisiti minimi sia sotto il profilo della sicurezza sia sotto quello dei servizi:
non esiste una infermeria operativa, l'ufficio Informazioni è oramai dismesso da oltre due anni, le uscite di sicurezza sono
inagibili, il Posto di Frontiera è delegato al presidio di vigilanza privata, il servizio di bus-navetta di Viale Regina – Costa
Morena è poco pubblicizzato ed infine l'area antistante l'accesso al Terminal – nata per il parcheggio e la sosta di vettura – è
divenuta possedimento di poche società di trasporto di mezzi articolati.
Non solo, a tanto si aggiunga che nel Porto attraccano solo due Compagnie greche ( con solo due navi di sponda ) per il
trasporto di passeggeri ( sic !).
A questo punto, non vi è chi non veda come l'investimento di ingentissime somme di danaro pubblico e privato per la
creazione di nuove infrastrutture è del tutto privo di prospettiva, se non vi è una reale riqualificazione dei siti già esistenti ed
una seria politica di relazioni con operatori esteri per realizzare una struttura di incoming di turismo nazionale ed estero
verso il nostra Città.
Considerazioni similari possono altresì essere dedotte in ordine alla realizzazione dell'area fieristica, la cui collocazione,
progettazione e sviluppo rischia di compromettere l'efficacia e le proiezioni di sviluppo turistico, se ancora inseriti in un
contesto così caratterizzato da disfunzioni e malfunzionamenti.
In definitiva, si rileva che la decisione assunta successivamente dal Comitato Portuale rinviene rispondente alle volontà
espresse in seno alla citata riunione presso la Camera di Commercio di Brindisi ed acquisisce oggettive possibilità di
incrementare quello sviluppo turistico al quale personalmente propendo, ma che vedo vanificato se non con una attenzione
particolare alle esigenze che il turista individua nell'utilizzo dei servizi minimi, come indicati.
COMUNICATO STAMPA RAFFAELE GIOVE - OPERATORE TURISTICO |