Bari, 31/07/2009

Operazione "Pesce Giallo": i numeri del blitz delle Capitanerie

Si è conclusa ieri una importante operazione della Guardia costiera a tutela dei consumatori e a contrasto della pesca illegale.
L'operazione , denominata "Pesce Giallo" ha riguardato controlli compiuti in tutt’Italia dal personale del Corpo principalmente nei ristoranti, con particolare riguardo a quelli di cucina etnica.
Oltre 1300 i locali ispezionati e in circa 250 casi sono state riscontrate irregolarità nella conservazione del pescato – avvallate dal personale dei locali presidi sanitari - o nella vendita di prodotto non conforme alle specifiche dichiarate (ad esempio, in alcuni ristoranti, prodotto decongelato servito per fresco; pangasio servito per platessa e per filetto di gallinella; verdesca servita per filetto di platessa).
Nel corso dell’operazione sono state elevate sanzioni per circa 300.000 Euro e per 2 ristoranti e 1 esercizio commerciale cinesi del Barese, per violazioni igienico-sanitarie, frode in commercio e truffa, è sta disposta la chiusura del locale.

L’operazione “Pesce Giallo”, in particolare in Puglia ha comportato l’impiego di 380 uomini che hanno effettuato controlli capillari ai punti di sbarco, nei mercati ittici, presso i centri di grande distribuzione e nei ristoranti.
Sono stati, così, posti sotto sequestro circa 3.800 Kg. di prodotti ittici per cattiva conservazione o comunque non adatti al consumo umano, scadenza della data di consumo, vendita non conforme all’etichettatura.
Durante i controlli sono state sequestrate anche false etichette che venivano sovrapposte a quelle di naturale scadenza dei prodotti venduti. Ingente anche il prodotto sottomisura sequestrato che incide in modo particolarmente severo sulla ricrescita e sulla riproduzione delle specie ittiche. Problema particolarmente sentito nell’Adriatico meridionale.
Contestualmente sono state accertate 17 infrazioni per mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie e frode in commercio (inadeguatezza dei locali per la conservazione di prodotti alimentari; presenza nei depositi utilizzati per il cibo di materiali utilizzati per la manutenzione dei locali come pitture, vecchi condizionatori, tubi in stato di abbandono), 39 frodi in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti.
L’operazione in complesso ha comportato circa 100.000 euro di sanzioni amministrative e 26 denunce penali. I controlli continueranno durante tutta la stagione estiva con la finalità di sensibilizzare gli operatori al rispetto delle norme per il sicuro consumo di prodotti ittici a tutela dei consumatori.