Brindisi, 06/08/2009
Gabbie salariali, Uil: "la contrattazione è lo strumento ideale"
Da uno studio della Banca d'Italia sul costo della vita, pubblicato nei giorni scorsi, ritorna agli onori della cronaca la proposta delle gabbie salariali: retribuzioni differenziate da corrispondere tra lavoratori del nord e sud Italia.
Si rimette in discussione una conquista sindacale ottenuta dopo anni di lotte e di rivendicazioni di operai e impiegati di tutti i settori produttivi che nel 1969 ottennero il riconoscimento retributivo di base regolamentato, attraverso l'inquadramento di categorie e livelli professionali, dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro.
Questo importante risultato confermò la forte capacità contrattuale delle parti sociali ottenendo l'obiettivo del ricongiungimento anche salariale in Italia.
Una tappa fondamentale che aiutò la ripresa dell'economia e dell'industria italiana e la emancipò socialmente facendola entrare di diritto tra le nazioni più industrializzate del mondo.
Dal punto di vista complessivo l'abolizione delle gabbie salariali legittimò la dignità professionale di ogni lavoratore fornendo nello stesso momento una formidabile spinta alle relazioni industriali attraverso lo strumento della CONTRATTAZIONE CONDIVISA e CONCERTATA che, ancora oggi, rappresenta l'elemento di riferimento delle parti.
Ora, invece, la politica vuole ridurre gli spazi contrattuali di pertinenza del Sindacato con provvedimenti legislativi imposti attraverso leggi dello Stato che, secondo la UIL di Brindisi, sono una chiara violazione di una legittima rappresentanza ed autonomia decisionale.
È inaudito che ciò avvenga dopo che a gennaio 2009 è stato sottoscritto da CISL, UIL, UGL, Confindustria e Governo il Protocollo d'intesa che fissa le nuove regole contrattuali in cui le parti, fermo restando la legittimità dei Contratti Collettivi Nazionali di lavoro su alcuni importanti punti fermi, si sono impegnate a dare più efficacia alla contrattazione di secondo livello regionale ed aziendale attraverso il riconoscimento condiviso di parametri di produttività, efficienza e capacità professionale.
La UIL ha fortemente voluto questa intesa che apre nuove e positive prospettive nei rapporti con Confindustria e nelle Pubbliche Amministrazioni.
Un accordo che è stato già applicato in numerosi rinnovi contrattuali a livello nazionale ed in molte imprese.
Da queste prime intese sia le aziende che i lavoratori hanno ottenuto vantaggi in termini retributivi e maggiore riconoscimento professionale, mentre già si intravedono le possibilità di consolidamento e sviluppo delle aziende.
Un banco di prova importante in cui si possono misurare le capacità delle parti di realizzare accordi differenziati se ci sono i presupposti, partendo da basi comuni, in grado di premiare professionalità ed impegno dei dipendenti e far crescere anche le aziende.
Sono presenti, quindi, nel Nuovo Modello Contrattuale tutte le condizioni per salvaguardare i livelli occupazionali, professionali e salariali.
La Contrattazione è lo strumento ideale per rispondere anche al costo della vita.
Altro che gabbie salariali!
COMUNICATO STAMPA UIL |