Brindisi, 08/08/2009
Rigassificatore: le Associazioni sulla proroga concessa alla Brindisi Lng
La proroga per la presentazione dei chiarimenti e delle integrazioni recentemente richiesta ed ottenuta dalla Brindisi Lng è al centro di una lettera aperta scritta dalle associazioni che da tempo si battono contro la costruizione del rigassificatore di Brindisi.
La missiva che segue è stata inviata al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e, per conoscenza, all’On. Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente, all’On. Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, a Massimo Ferrarese, Presidente della Provincia di Brindisi, all’On. Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi,
e, per opportuna notizia, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.
Le associazioni scriventi hanno recentemente appreso dalla stampa locale che per la vicenda del rigassificatore la Brindisi Lng ha chiesto una proroga per la presentazione dei chiarimenti e delle integrazioni richiesti con nota del 17.04.2009 dal Ministero dell’Ambiente (su istanza della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale incaricata dell’istruttoria tecnica). Nella citata nota ministeriale si precisava che le integrazioni richieste dovevano pervenire entro “60 giorni naturali e consecutivi” e si aggiungeva che, scaduto tale termine, si sarebbe conclusa l’istruttoria sulla base della documentazione agli atti. Si diceva anche che, entro il predetto termine, si poteva presentare, in caso di necessità, “richiesta motivata” di proroga.
Dal momento che una richiesta telefonica di informazioni avanzata da un esponente delle associazioni a codesto ufficio è rimasta senza esito, le associazioni medesime rivolgono a codesto Ministero preghiera – ritenendo di avere titolo per farlo in base alla normativa vigente (se correttamente interpretata) e comunque in forza del principio di trasparenza delle attività amministrative – di fare conoscere quanto segue:
- in quale data scadeva il termine di 60 giorni decorrente “dalla data del protocollo della richiesta” di codesto Ministero;
- in quale data è pervenuta a codesto Ministero la richiesta di proroga da parte della società Brindisi Lng;
- quali sono stati i motivi addotti dalla società per giustificare tale richiesta e in base a quali considerazioni il Ministero ha ritenuto sussistente il caso di necessità che giustifica la concessione della proroga;
- poiché nella stessa lettera del Ministero si condizionava la concessione di eventuale proroga alla sussistenza di ragioni di necessità, quali circostanze sono state ritenute tali da giustificare la concessione della suddetta proroga;
- in quale data è stato adottato il provvedimento di proroga.
Leggiamo in data 7 agosto 2009 sul nuovo Quotidiano di Puglia un “avviso alla popolazione interessata” avente ad oggetto la predisposizione, “in risposta alle richieste di chiarimenti e alle osservazioni, delle parziali modifiche ed integrazioni al progetto originariamente presentato per la costruzione e gestione di un terminale di rigassificazione del gas naturale liquefatto, del quale si era già dato avviso in data 20.03.2008”. Con riferimento a tale “avviso”, le nostre associazioni si riservano di presentare “nel termine di 30 giorni” (confidando che anche questo termine sia, all’occorrenza, prorogabile) istanze, osservazioni e pareri in merito alle integrazioni suddette. Le associazioni rilevano intanto quanto sia singolare il comportamento della Brindisi Lng che, a fronte di una vicenda estremamente scottante anche per i pesanti risvolti giudiziari (il sequestro giudiziario del cantiere è tuttora operante e i processi penali sono in fase dibattimentale), produce prima per la VIA una relazione tanto inconsistente da richiedere ben 31 (trentuno) integrazioni e poi, a dispetto dell’affermazione d’essere sempre con le carte in regola, non riesce a presentare tali integrazioni nel termine assegnatole e chiede una proroga “giustificata” da motivi che appaiono, alla luce di quanto riferito dalla stampa, generici ed impropri. Un comportamento, quello della Brindisi Lng, che conferma le reali difficoltà nelle quali la società si dibatte e l’impraticabilità del progetto da essa patrocinato. Un modo d’agire, contraddittorio e guidato da non chiare logiche, che segnaliamo alle competenti autorità perché vogliano seguire con ogni attenzione gli ulteriori sviluppi della vicenda.
Ci permettiamo di richiamare l’attenzione del Presidente regionale Vendola, del Presidente dell’Amministrazione provinciale di Brindisi Ferrarese e del Sindaco di Brindisi Mennitti sull’esigenza e sull’urgenza che, a tutela dell’interesse pubblico, vengano presentate dalle rispettive amministrazioni opportune controdeduzioni a sostegno della linea finora seguita.
LETTERA FIRMATA:
Italia Nostra, Legambiente, WWF, , Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente. |