Brindisi, 09/10/2008
Rappresentanti PD ad Emiliano: discutiamo di altro
Alcuna rappresentanti del PD presenti nelle istituzioni hanno sottoscritto una lettera aperta al Segretario Regionale pugliese del Pd Michele Emiliano e al Segretario Nazionale del Pd Dario Franceschini
Cari Segretari,
le vicende legate all’indagine sulla sanità pugliese continuano a riempire le pagine dei giornali italiani. Risultanze delle (diverse) inchieste, pamphlet, commenti, precisazioni e smentite si accavallano in un calderone nel quale la confusione la fa da padrona; tuttavia, quello che ci sembra davvero stravagante, è che il luogo più indicato per svolgere un normale dibattito rispetto alle domande che quell’indagine ci pone –quello politico – fino ad oggi ne sia completamente escluso.
Molti osservatori hanno notato come la politica, nel suo rapporto con i cittadini, si stia ripiegando in una specie di teatrino berlusconiano, per cui ormai il leader si relaziona direttamente con i cittadini attraverso i media, e contemporaneamente saltano tutti i luoghi della mediazione, dell’analisi, della riflessione e della critica politica. Alcuni hanno sottolineato come in questa fase “alla politica burocratica si è sostituita una politica fondata sul protagonismo del capo carismatico”, che siamo ormai passati dalla struttura tecnocratica all’uomo solo al comando.
Ma se questo è comprensibile per chi occupi una carica monocratica (salvo poi la necessità di prendersi le responsabilità quantomeno oggettive per gli errori commessi dai propri collaboratori), lo è meno per chi, come nel vostro caso, occupa un incarico di responsabile di un’organizzazione politica. Compito nel quale assume valore decisivo il corretto funzionamento dell’insieme dei luoghi dove analisi, critica, composizione delle diverse posizioni, proposta, generano quella che comunemente viene definita l’azione politica di un partito.
Noi riteniamo che proprio a partire dalle vicende legate all’inchiesta sulla sanità pugliese questo modo autocratico di affrontare la questione da parte del nostro Partito sia totalmente insufficiente, inadeguato e non più tollerabile.
Vorremmo per esempio discutere, nella sede politica preposta a questo scopo, su quale sia la natura oggi del rapporto tra economia e politica nella nostra regione in un settore nel quale vengono destinate circa il 70% delle risorse.
Vorremmo anche discutere, nella sede politica preposta a questo scopo, sullo stato della sanità nella nostra regione. Se, ad esempio, la situazione sia migliorata rispetto alla gestione Fitto (dovendosi considerare il parametro Fitto come la peggiore gestione possibile).
Vorremmo inoltre discutere, nella sede politica preposta a questo scopo, sui criteri di scelta adottati per il conferimento degli incarichi di primari, manager, consulenti ecc., per verificare se si tratta di percorsi nei quali merito, trasparenza e imparzialità abbiano o meno ceduto il passo a criteri clientelari.
Vorremmo altresì discutere, nella sede politica preposta a questo scopo, sull’atteggiamento assunto nel tempo dal nostro Partito sull’insieme di queste questioni, e sui suoi intendimenti al fine di liberare il Partito Democratico da ogni ombra e proteggere i suoi dirigenti da chi utilizza il discredito come arma politica.
Vorremmo infine discutere nella sede politica preposta a questo scopo, del giudizio che il partito esprime sul lavoro svolto dalla Magistratura, sul quale quotidianamente leggiamo un’innumerevole quantità di giudizi personali senza che emerga una chiara e netta posizione del Partito in merito.
In un paese nel quale la cultura berlusconiana vede l’attività giudiziaria come persecuzione, quale differenza, ci chiediamo, separa il nostro Partito da questa cultura nel momento in cui si attribuiscono alla Magistratura barese intenti diversi dalla ricerca della verità?
Noi crediamo che in Puglia sia oggi possibile dare continuità e ulteriore forza ad un progetto riformista che faccia della pulizia, dell’onestà e dell’etica pubblica i suoi punti caratterizzanti, ma per farlo è necessario un lavoro collettivo, partecipato, plurale ed aperto.
Chiediamo dunque che vengano attivati gli organi della democrazia interna affinché il Partito Democratico Pugliese possa discutere liberamente di queste questioni.
Lettera firmata da:
ANTONELLA VINCENTI,
MEVOLI DAMIANO,
GIUSEPPE COLUCCI,
ENZO ALBANO,
SALVATORE MARIANO,
SANTE NARDELLI,
RAFFAELE IAIA,
SILVESTRO IAIA.
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