Cisternino, 13/08/2009

Tonino Carotone incanta la platea dell'Alterfesta

L’Alterfesta è arrivata all’edizione numero 28 del suo lungo viaggio, questa manifestazione resiste sempre con il suo fascino nonostante sia stata costretta ad emigrare in vari “residence” cistranesi, perché non c’è location che tenga, che ci si sposti dalla Masseria Montanaro fino al Campo Sportivo, migliaia di giovani, meno giovani, donne, alternativi, radical chic, popolano le cinque serate di un festival cult, segnato con la x sul calendario da tantissimi fan.
Ieri sera era la volta di un personaggio tanto atteso nel cartellone di quest’anno, Antonio De la Cuestra, da tutti conosciuto come Tonino Carotone, amante di Bacco, Tabacco e Venere, versatile chansonnier maestro dell’ora brava, capace di dare forfait sul palco ma al tempo stesso capace anche di suonare per cinque ore di seguito.
Ieri ha fatto registrare il pienone nel vetusto stadio cistranese, bande di giovani provenienti da tutta la Puglia e anche da fuori (Basilicata,Campania,Abruzzo) per sentirlo cantare “me cago en el amor, è un mondo difficile, è vita intensa felicità a momenti” suo motto di vita e di battaglia in tutti questi anni.
Tonino è un grande, non conosce cosa voglia dire la parola copione, improvvisa sketch e non ha scaletta, si lascia coccolare dai suoi fan, immortalare, fare fotografie ma sul palco è un grande trascinatore, deve le sue fortune all’incontro con Manu Chao, altro cultore e oracolo per i giovani, c’è gente che si fa anche il tatuaggio del volto di Tonino sulla spalla, ma ieri sera Tonino si è superato, 90’ minuti di grande spettacolo con i suoi grandi successi di battaglia, “E’ un mondo difficile”, “Ninos de Papa” “Amar y vivir” “Il Santo” ma tante rivisitazioni di successi nostrani.
Ha trasformato “Sapore di mare” in un inno antimilitarista, e “La festa del raccolto” invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la Cinquecento piena di polvere parcheggiata in un angolo. Puro genio, se fosse calciatore Tonino sarebbe sicuramente un fantasista, un numero 10 che promette spettacolo e magia pura.
Fatto sta che Carotone unisce tutti in una serata di maestrale, costringe la gente a fare in fretta e furia il biglietto per andare a ritirare un piatto di orecchiette o una Becks ghiacciata per mettersi tra il pubblico e sentirlo cantare. Quando canta è tutto più facile, sul palco fuma e beve come faceva Gianfranco Funari, ma non ha bisogno di chiamare le telecamere perché sa già che la gente lo ascolta e canta con lui.
E’ simpatico, ha la battuta facile, ride e sghignazza, ormai il suo italiano è perfetto, perfezionato in tanti anni di concerti e tour fortunati nel nostro paese, la critica ed il pubblico lo premiano perché Carotone è maestro di vita, e a distanza di cinque anni da “Senza ritorno” (2003) uscirà con un nuovo lavoro in cui esprime tutto il suo talento, “Ciao Mortali” supportato dal suo inseparabile amico Manu Chao, Bandabardò, Gogol Bordello.
E noi non ci faremo mancare nemmeno questo cd sulla nostra scrivania. Perché lo stile di Tonino Carotone è “immortale”.

FRANCESCO ZIZZI