Brindisi, 17/08/2009
CNA su Piano Casa, patente edile e accesso alla professione
Che l’edilizia sia ritenuta dal governo settore strategico per il rilancio dell’economia italiana e un dato di fatto; infatti il Presidente del Consiglio durante la presentazione del piano casa ha detto “Se solo il 10% degli italiani decidessero di mettere mano alle loro abitazioni, gli investimenti sarebbero dell’ordine di 60/70 miliardi, circa quattro punti di Pil.” Tenuto conto che l'85% delle famiglie italiane vive in case di proprietà
Il Piano per l'edilizia residenziale pubblica ha l’ambizioso obiettivo di realizzare 100 mila alloggi in cinque anni destinati alle famiglie a basso reddito come giovani coppie, anziani in condizioni sociali svantaggiate, studenti fuori sede, sfrattati, immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno 10 anni in Italia o da 5 nella stessa Regione; prevede interventi diversificati a seconda delle categorie interessate, disponibilità di finanziamenti pubblici e privati da utilizzare con procedure snelle, incentivi e agevolazioni fiscali. Ad oggi sono stati stanziati 200 milioni di euro dei 550 milioni previsti .
Per quanto riguarda invece il Piano casa 2 dopo l’accordo con le Regioni il 1 aprile scorso spettava proprio a queste ultime legiferare entro il 30 giugno quanto di loro competenza; Legge che la Regione Puglia ha pubblicato sul BURP lunedì 3 agosto e immediatamente in vigore lo stesso giorno.
Così come era stato concordato tra Governo e Regioni, la Legge Regionale Pugliese prevede il sostegno all’attività edilizia e il miglioramento della qualità architettonica, energetica e ambientale del patrimonio edilizio esistente.
Prevede l’ampliamento degli edifici residenziali del 20 per cento della volumetria complessiva e comunque non oltre 200 m3, nel computo bisogna considerare solo i volumi legittimamente realizzati o le volumetrie per le quali sia rilasciata sanatoria edilizia straordinaria tranne se rilasciata per ampliamenti di volumetria preesistente.
L’ampliamento può essere realizzato nel rispetto delle altezze e delle distanze minime previste dagli strumenti urbanistici previsti, conformemente alle norme sul rendimento energetico e comunque l’unità abitativa esistente interessata dall’ampliamento deve essere munita di finestre con vetrature con intercapedini di aria e gas.
Al fine di migliorare la qualità del patrimonio edilizio sono ammessi interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali in misura minima del 75 per cento della volumetria esistente e con realizzazione di aumento della volumetria sino al 35 per cento di quella legittimamente esistente.
Naturalmente anche per la ricostruzione le condizioni vincolanti impongono che venga realizzata secondo i criteri di edilizia sostenibile (Legge Regionale 10 giugno 2008 n 13)
La procedura per l’ampliamento o la ricostruzione prevede l’attestazione di un tecnico mediante perizia giurata della volumetria esistente, denuncia di inizio attività (DIA) o permesso di costruire.
Gli interventi sono realizzabili solo se la DIA o l’istanza del permesso di costruire risultano presentate complete in ogni loro elemento entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
Il piano casa sarà discusso l’ultima settimana di agosto durante l’assemblea Provinciale della CNA Costruzioni insieme al disegno di legge sull’accesso alla professione nel settore edile al vaglio della commissione ambiente della camera e alla novità della patente a punti per imprese edili ed operai annunciata dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi nello scorso Consiglio Dei Ministri del 31 luglio.
La Proposta legislativa sull’accesso alla professione prevede un corso di formazione della durata minima di 80 ore per i neo imprenditori oltre che il requisito di onorabilità e capacità organizzativa e finanziaria nonché la formazione per coloro già iscritti presso l’albo artigiani o la CCIAA da meno di due anni dall’entrata in vigore della normativa.
Pietro Pugliese
Responsabile CNA Costruzioni Brindisi
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