Brindisi, 21/08/2009

No al Carbone alla "Notte della Taranta"

Il gruppo che si riconosce nel "No al Carbone", dopo la presenza alle prime sedute dei consigli comunale e provinciale di Brindisi, sabato 22 Agosto sarà a Melpignano in occasione della manifestazione musicale "La notte della taranta".
I "No al Carbone" sarà la delegazione brindisina del "Gruppo Anti Cerano" presente nello stand informativo messo a disposizione dagli organizzatori dell'evento musicale più noto e seguito dell'estate pugliese.

Lo scopo dell'iniziativa è quello di informare i partecipanti al concertone sui danni sociali ed ambientali prodotti dall'attività della centrale a carbone dell'Enel 'Federico II' di Cerano, in provincia di Brindisi.
I partecipanti a "La notte della taranta" saranno invitati "a non dimenticare che il mondo nel quale viviamo è la nostra casa e va protetto, non solo dall'inquinamento ambientale, ma anche da chi, tradendo il mandato ricevuto dai cittadini, ha trasformato la politica in un mezzo per ottenere vantaggi personali ed ha dimenticato i bisogni e le difficoltà di un grandissimo numero di cittadini italiani ed in particolare di quelli meridionali".

Il "Gruppo Anti Cerano" ed i "No al Carbone" sono nati con l'intento di diffondere informazioni corrette sui gravi pericoli creati dal combustibile utilizzato per alimentare la centrale "Federico II" e sui danni che la centrale induce alla salute dei cittadini.
In particolare desta preoccupazione l'incremento delle patologie tumorali tra la popolazione che vive nell'area sud della provincia di Brindisi e nel Salento in generale.

I cittadini che si riconoscono in tale tipo di impegno civile non circoscrivono la denuncia all'attività della centrale, ma individuano nella politica delle amministrazioni locali e del governo la responsabilità dei danni sociali ed ambientali.
In tale contesto si evidenzia che la produzione di energia non deve essere guidata dalla speculazione e dall'affarismo, ma deve privilegiare la salute dei cittadini e la protezione dell'ambiente.

Gli aderenti ai suddetti gruppi si prefiggono l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici che la popolazione e l'ambiente otterrebbero dall'utilizzo di un combustibile meno inquinante rispetto al carbone (anche se più costoso per le aziende elettriche) o dalla progressiva sostituzione del carbone con fonti di energia rinnovabili e maggiormente sostenibili come il fotovoltaico o l'eolico.
Tra l'altro si sottolinea che, porre in atto politiche energetiche tese alla diminuzione del fabbisogno di carbone per la generazione di energia, lungi dal provocare disoccupazione, porterebbe ad un sensibile aumento del numero degli occupati nel settore energetico.

Ore.Pi.