Brindisi, 05/09/2009
Comitato ordine pubblico: il comunicato della Prefettura
Si è svolta ieri in Prefettura, presieduta dal Sottosegretario di Stato all'Interno, On.le Alfredo Mantovano, la riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata per l'esame della situazione della sicurezza anche a seguito dei recenti episodi criminosi avvenuti a Brindisi ai danni di operatori economici.
In relazione alle possibili implicazioni di tali atti intimidatori, che potrebbero essere connesse a finalità estorsive, hanno partecipato all'incontro il Commissario Straordinario per il coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura Prefetto Giosuè Marino ed il Dr. Tano Grasso Presidente Onorario FAI, nonchè le rappresentanze delle categorie economiche e delle associazioni antiracket della provincia.
L'On.le Mantovano ha sottolineato la determinazione delle Istituzioni a mettere in campo un impegno forte e coordinato per contrastare eventuali tentativi di ripresa di organizzazioni criminali, che trova riscontro nei dati oggettivi relativi agli arresti e alle denunce a piede libero all'A.G. per i reati di estorsione e usura, Infatti a fronte di 33 persone denunciate nel 2008 all'A.G. per tali reati, di cui 20 arrestate, quest'anno i denunciati sono stati 85, di cui 27 in stato di arresto.
Complessivamente nei confronti di esercizi commerciali o aziende si sono avuti nei primi otto mesi di quest'anno 21 atti intimidatori sintomatici di attività estorsive, a fronte dei 23 registrati nell'analogo periodo l'anno scorso.
In quasi tutti i casi le vittime hanno dichiarato di non aver ricevuto richieste estorsive. Indipendentemente da quelle che saranno le risultanze istruttorie, considerando che in alcuni casi sembrano emergere ipotesi delittuose diverse da quelle di tipo estorsivo, il susseguirsi di tali episodi desta preoccupazione, accentuata dalla circostanza che nel corso di questi ultimi mesi sono stati scarcerati per fine pena alcuni noti elementi della Sacra Corona Unita, la cui attività viene comunque attentamente monitorata dalle Forze dell'Ordine.
Il Prefetto ha fatto presente che, collateralmente all'attività investigativa e di controllo del territorio, si sta cercando di sviluppare un'attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, finalizzata a favorire la collaborazione dei cittadini con le Forze dell'Ordine e nel contempo ci si sta adoperando per rafforzare l'associazionismo antiracket ed antiusura.
Al riguardo la Prefettura sta conducendo un'azione intesa ad attuare in modo ottimale le disposizioni che consentono di colpire nei loro patrimoni gli elementi di spicco della criminalità organizzata.
In tale contesto si sta rivelando utile l'accelerazione impressa alle procedure per conseguire l'effettiva disponibilità e l'utilizzazione per fini sociali dei beni confiscati ad organizzazioni criminali. In stretta intesa con il Commissario Straordinario del Governo per la gestione dei beni confiscati, sono stati infatti programmati, e in parte già eseguiti, interventi anche di tipo coercitivo per lo sgombero forzoso di beni ancora occupati dai prevenuti o loro familiari.
In particolare ha destato grande interesse presso la pubblica opinione la recente acquisizione al patrimonio comunale di Torchiarolo della villa con annesso parco di un noto pregiudicato il quale, pur essendo destinatario di provvedimento di confisca irrevocabile, con una serie di espedienti procedurali continuava ad occupare da alcuni anni l'immobile con evidente grave danno di immagine per lo Stato.
Inoltre negli ultimi mesi è stato incrementato notevolmente il numero dei sequestri e delle confische di patrimoni di illecita provenienza che hanno inferto un duro colpo anche alla operatività di sodalizi criminosi operanti in ambienti territoriali. Si segnala, da ultimo, in particolare, il sequestro disposto nei confronti di un noto clan per oltre 5.000.000,00 di Euro, a seguito di attività investigativa condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri, e il sequestro disposto dal Tribunale di Brindisi di un ingente patrimonio (30 immobili, depositi bancari per circa Euro 4.000.000,00), nella disponibilità degli eredi di un noto pluripregiudicato collegato alla S.C.U., ai sensi del comma 6 bis dell'art. 10 della legge 575/65 introdotto dalla legge 125/08, a seguito di attività investigativa condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura.
Altrettanto rilevante è stata l'attività finalizzata all'applicazione di misure di prevenzione personali, che nel corso dell'anno 2009 (sino al 31 agosto) è sfociata nell'adozione di 56 misure di sorveglianza speciale, 65 fogli di via obbligatori e 63 avvisi orali.
Per quanto riguarda poi il rischio di possibili infiltrazioni della criminalità nelle attività imprenditoriali e commerciali, si registrano positivi risultati dell'iniziativa avviata lo scorso febbraio, consistente nel disporre controlli contestuali da parte degli organi di Polizia, Vigili del Fuoco e degli organi statali e regionali competenti in materia di sicurezza del lavoro, nei cantieri dei lavori pubblici di importo superiore a 1.000.000,00 di Euro.
Alla richiesta del Presidente della Provincia e del Sindaco di Brindisi di un potenziamento degli organici delle Forze dell'Ordine, il Sottosegretario ha fornito i dati ufficiali sulla dotazione effettiva di operatori della Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, che risulta superiore dell'8% circa rispetto a quella organica.
Il Sottosegretario e l'On.le Tano Grasso hanno rivolto un vivo appello ai rappresentanti delle categorie economiche affinché sensibilizzino gli imprenditori e commercianti vittime di atti intimidatori a collaborare pienamente con le Forze dell'Ordine, poichè la denuncia è lo strumento più efficace per debellare del tutto il fenomeno. A tal riguardo il Prefetto ha aggiunto che tutte le denunce per estorsione e usura presentate nel corso di quest'anno, al pari di quelle presentate l'anno scorso, hanno consentito di assicurare alla giustizia gli autori dei comportamenti criminosi posti in essere senza che, particolare questo importantissimo, i denuncianti abbiano dovuto sopportare atti di ritorsione di qualsiasi tipo.
COMUNICATO STAMPA PREFETTURA DI BRINDISI |