Mesagne, 08/09/2009
Molfetta e Mattarelli presentano interrogazione su P.zza Commestibili
I Consiglieri comunali di A Sinistra\Movimento per la Sinistra
Pompeo Molfetta e Toni Matarrelli hanno presentato oggi al Protocollo del Comune di Mesagne una interrogazione urgente al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di Mesagne inerente ai lavori di Piazza Commestibili.
Di seguito il testo integrale dell'atto consiliare:
I sottoscritti Pompeo Molfetta e Toni Matarrelli, consiglieri del gruppo A Sinistra\ Movimento per la Sinistra
premesso che
i “LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA DI PIAZZA COMMESTIBILI”, in data 15/09/2008, con atto del Responsabile Appalti e Contratti d.ssa Andriola, sono stati aggiudicati alla Ditta IMER SERVICE S.r.l. con sede in MARTINA FRANCA (TA) alla Via Ceglie n. 230
· la consegna “parziale” dei lavori avviene il 2/4/2009;
· la ditta vincitrice della gara accetta l’incarico con “riserva” perché sono trascorsi più di 40 giorni dall’espletamento della gara, perché l’immobile consegnato non è completamente fruibile ancorché occupato dai commercianti che resistono allo sgombero e perché non si è ancora proceduto alla designazione della direzione lavori;
intorno alla seconda metà di luglio i lavori sono sospesi per la circostanza, mai ufficializzata, che vi sono stati dei ritrovamenti archeologici nell’area oggetto dell’intervento;
la Sopraintendenza in prima istanza sembra che abbia chiesto l’intervento dell’Alta Sorveglianza Archeologica per saggiare dimensioni, consistenza, rilevanza storico culturale dei ritrovamenti;
l’Amministrazione non si è allineata a questo indirizzo e che ha chiesto invece alla direzione lavori una perizia di variante per modificare il progetto originario in aspetti che sembrano essere rilevanti sia sul piano strutturale che architettonico;
l’Amministrazione ha deliberato e dato mandato all’ufficio legale di procedere con decreto ingiuntivo allo sfratto esecutivo delle 3 attività commerciali resistenti allo sgombero
INTERROGANO
il Sindaco del Comune di Mesagne Enzo Incalza, ai sensi dell’art. 28 comma 2 del Regolamento su Funzione e Organizzazione del Consiglio comunale, al fine di conoscere quanto segue:
1. come mai non è stata prevista l’eventualità di “imbattersi” in ritrovamenti archeologici in un’area che notoriamente è attraversata da insediamenti archeologici come dimostrato da studi anche recenti sull’Urbanistica dell’Età Messapica, come attestato dall’orientamento della necropoli di Vico Quercia e come documentato da mille altri atti scientificamente validati?. Non è altrettanto notorio, e non solo agli storici locali, che ancora lì dovrebbero esserci i resti del convento delle Clarisse? Non è contemplata questa evenienza nella relazione preliminare al progetto? Non sono stati predisposti degli orientamenti preliminari per fronteggiare adeguatamente questa evenienza, per tutelare e valorizzare eventuali ritrovamenti archeologici piuttosto che oscurarli con una con una variante significativa del progetto originario?
2. A quanto ammontano gli oneri previsti per la perizia ed il progetto di variante e su quale capitolo di spesa saranno caricati se la Regione non concede fondi aggiuntivi per varianti in corso d’opera?
3. A quanto ammontano virtualmente le riserve per inadempienze vantate dalla ditta appaltatrice?
4. Il Sindaco si era impegnato formalmente in C.Cle a comporre bonariamente il contenzioso con i commercianti ancora resistenti. Come mai invece intende adire alle vie legali? Quale è stata, se c’è stata, la proposta di transazione offerta?
5. I lavori saranno ultimati, come da contratto, entro marzo 2010? o questi intoppi, i conflitti di competenza, i contenziosi giuridici allungheranno e di molto i tempi di ultimazione dei lavori esponendoci ad ulteriori eventuali maggiori costi?
6. E’ stato mai avviato l’iter amministrativo per chiedere una seconda trance di finanziamenti per il completamento del piano primo, per le opere accessorie, per la promozione commerciale della nascente struttura per l’adeguamento logistico dell’area circostante (parcheggi – verde attrezzato ecc.)?
Infine, sempre ai sensi del comma 5 dell’art. 28 del Regolamento su Funzione e Organizzazione del Consiglio comunale, si ritiene tale interrogazione urgente e se ne chiede quindi la risposta scritta entro giorni dieci.
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