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                  Brindisi, 24/09/2009
 Vertenza Edipower, Cobas: "applicare la convenzione del '96"
 
 La assemblea dei lavoratori della Centrale Edipower svoltasi nella sala mensa  nella mattinata di Martedì 22 Settembre con la durata di 4 ore ha chiesto alle organizzazioni sindacali presenti di scrivere oltre che al Prefetto anche  agli Enti Locali.
 I lavoratori della Centrale Edipower si rivolgono   agli enti
locali affinché  applichino la unica convenzione esistente, quella firmata nel ’96, che prevede la chiusura di Brindisi Nord ed il trasferimento del personale a Cerano.
 A questa richiesta da rivolgere  agli enti locali si è arrivati
dopo aver analizzato la situazione attuale che sommata ad una
prospettiva ancora più incerta porta ad avere seri  dubbi  su una reale garanzia occupazionale.
 Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato   che esprime all’interno
della Centrale un delegato RSU su tre ed l’unico rappresentante RLS aderisce a questa proposta espressa dai lavoratori in assemblea.
 Il Sindacato Cobas   sosterrà tale richiesta nelle  mobilitazioni
che avverranno  nei prossimi mesi, perché ritiene questa una lotta che avrà tempi molto lunghi e forti difficoltà da superare.
 
 Intanto i lavoratori dopo essere stati minacciati anche attraverso un telegramma di essere entrati abusivamente in Centrale hanno deciso di riconvocarsi per Lunedì 28 Settembre davanti ai cancelli della Centrale per fare il punto della situazione.
 I lavoratori saranno presenti sotto il Comune in caso di
svolgimento del ventilato incontro giorno 29 Settembre tra le OO.SS. e l’Amministratore Delegato Edipower, Ingegnere Gallo.
 Il Sindaco, interessato a svolgere una opera di mediazione , mette a disposizione una sala comunale  per un tentativo di soluzione ad un livello superiore  di  questa vertenza.
 Le ferie forzate  sono secondo i lavoratori un messaggio da parte della Edipower per affermare che loro comandano e che devono disporre del personale come vogliono. Parlano di tante ferie ancora da usufruire quando loro stessi hanno chiesto ai lavoratori  di rinviarle verso fine anno per sostenere nel
miglior modo possibile le manutenzioni realizzate nel mese di
Aprile prima e poi Agosto e metà Settembre.
 Addirittura la Edipower  supera un accordo che parla anche di ferie che è stato firmato il 4 di Agosto con Cgil-Cisl-Uil, un accordo  che nei suoi contenuti era già fortemente disponibile
nei confronti delle esigenze della azienda.
 Nonostante tutto la Edipower ha deciso  di provocare, forse per
sollecitare chissà quali reazioni a loro favore, decidendo di far
consumare  a tutti i lavoratori immediatamente tutte le ferie
comprese anche quelle non ancora maturate.
 La arroganza  con la quale la società Edipower sta trattando i
propri dipendenti in questi giorni è uguale a quella quando fummo  da loro collocati in cassa integrazione nel Luglio del 2005, dopo il sequestro del parco carbone avvenuto per  responsabilità aziendali.
 I lavoratori allora furono in grado di portare a buon fine la
vertenza con la collaborazione degli Enti Locali di allora.
 Si  applicò per la prima volta la famosa  bolla delle emissioni
(quantità massime di inquinanti da poter emettere) decisa alcuni anni prima  e le divideva tra le società elettriche, oltre al
bunkeraggio diretto della centrale attraverso la nave.
 I lavoratori in assemblea  hanno quindi duramente condannato l’operato della Edipower pensando anche a soluzioni che diano lo  stop a suoi propositi di strumentalizzazione e di uso selvaggio del
territorio, visto il suo chiaro rifiuto a metanizzare gli impianti
anche parzialmente.
 
 COMUNICATO STAMPA COBAS
 
 edipower_crisiset
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