Brindisi, 15/10/2009

Uilcem: sinergia contro la crisi del polo chimico

La preoccupazione per il futuro del polo chimico brindisino è al centro di una lettera aperta inviata dalla Segreteria Territoriale UILCEM Brindisi al Prefetto di Brindisi, al Presidente della Provincia di Brindisi, al Sindaco di Brindisi ed al Presidente di Confindustria Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

Abbiamo in più occasioni, negli ultimi mesi, richiamato l’attenzione delle realtà produttive del territorio e delle istituzioni locali, sulla necessità di fare sistema in una fase di grave crisi economica ed occupazionale. Riteniamo, ancora oggi, importante tale appello alla luce di alcune criticità che se affrontate tempestivamente possono scongiurare scenari ben più complessi e di difficile risoluzione.
E’ il caso della LyondellBasell che, dopo una fase gestionale a livello mondiale finalizzata al risanamento dei propri bilanci, si avvia entro fine anno alla razionalizzazione delle proprie capacità produttive e della propria presenza nelle varie aree geografiche.
Anche l’Italia sarà interessata a tale operazione e sono già noti i contatti avuti tra i dirigenti nazionali della LyondellBasell con i propri fornitori di materie prime, finalizzati a scelte strategiche per il futuro.
A fronte di tutto ciò riteniamo importante, sempre nell’ottica del rafforzamento del comparto chimico sul territorio, una sinergia tra le realtà presenti che abbia come obiettivo la diminuzione dei costi attraverso l'applicazione del protocollo del 22 aprile 2009 che proprio al punto 7 del documento sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo Economico On. Scajola. esplicita il riferimento all'abbattimento del costo dell'energia elettrica, situazione che trova riscontro nel nostro caso nell'energia fornita dall'EniPower alla Polimeri Europa, alla Chem-gas e alla stessa Basell.
Inoltre riteniamo, secondo il nostro punto di vista, che anche la Polimeri Europa a sua volta dovrebbe abbassare il costo della materia prima (Propilene), così come la Chem Gas dovrebbe intervenire sui costi delle utilities necessarie alla Basell.
Per attuare tutto ciò c’è bisogno oltre che del coinvolgimento delle società interessate, anche dell’impegno delle istituzioni a tutti i livelli.
La nostra preoccupazione è che il disinteresse e l’indisponibilità, possano davvero mettere in discussione l’intero petrolchimico, che fa dell’integrazione, un pilastro portante delle produzioni. Un appello quindi affinché si convochi quanto prima un tavolo istituzionale, con la partecipazione delle aziende sopracitate per verificare necessità ed interventi utili all’intera economia del territorio.
Tutto ciò, prima che qualcun altro lo faccia, condizionando scelte e prospettive negative per il futuro non solo produttivo ma anche occupazionale di centinaia di lavoratori del nostro territorio.

COMUNICATO STAMPA UILCEM