Brindisi, 24/09/2004

Fiat Avio: l'interrogazione della Stanisci

Riportiamo il testo integrale dell'interrogazione parlamentare della Sen. Stanisci sulla crisi della Fiat Avio.

Premesso che….
E’ stata notificata la procedura di cassa integrazione ad 807 lavoratori della FIAT AVIO di Brindisi per il periodo 25 ottobre 2004 – 26 febbraio 2005.
La notizia ha gettato nell’angoscia i lavoratori e le loro famiglie che ormai da oltre due anni vivono nell’incertezza e nell’attesa di soluzioni definitive per la soluzione della crisi creatasi nell’azienda brindisina.
In numerose interrogazioni si rilevava come dalla vendita , da parte del gruppo FIAT, della FIAT AVIO a FINMECCANICA per il 30% ed alla ditta americana Carlyle per il restante 70% era derivata la richiesta di cassa integrazione per 13 settimane di ben 800 unità lavorative dello stabilimento di Brindisi, da parte della nuova gestione, senza alcuna discussione con le parti sociali. L’unica spiegazione fornita era quella della riduzione delle commesse causata dalla mancanza di fondi, mentre nessun cenno si faceva ad un piano industriale di riferimento o ad eventuali piani di investimento.
Il Governo, per il tramite del Sottosegretario Valducci rispondeva in data 05/04/2004 ( prot. 09/09/04 ) che numerose erano le cause che avevano portato alla cassa integrazione, legate sia alla fine della manutenzione dei motori J79 dell’ F104, sia al ritardo dell’entrata in servizio del J200 ed alla mancata manutenzione degli F16.
Tuttavia, il Sottosegretario evidenziava come il Governo si ponesse l’obiettivo di puntare sullo sviluppo dell’Azienda e si promettevano investimenti per la ricerca ed il rinnovo degli impianti atti a potenziare lo sviluppo del sito ed a qualificarlo.
Risulta, altresì, che sono in atto trattative con l’Aviazione Militare per l’acquisizione, nel secondo semestre del 2004 di commesse di manutenzione.
Oggi, però, 807 lavoratori della FIAT AVIO di Brindisi, ad onta delle promesse e dell’interessamento annunciato dal Governo, e non mantenuto, sono posti in cassa integrazione.
L’interrogante, di fronte al perdurare della crisi che ha investito la FIAT AVIO di Brindisi che rischia di diventare endemica;
Chiede al Governo, quali misure intende adottare per fare chiarezza in ordine ai reali problemi che investono lo Stabilimento di Brindisi per dare serenità ai lavoratori interessati e alle loro rispettive famiglie.
Se non intende intervenire perché siano date all’Italia, da parte dell’America, le quote maggiori di manutenzione del motore F100;
di rappresentare alla Fincantieri la necessità di insistere sulle commesse delle turbine LM2005.
L’interrogante auspica, inoltre, l’attuazione di soluzioni relative all’applicazione della legge 273 del 2002 ( art. 10 ) al fine di realizzare a Brindisi una linea di manutenzione e riparazione del motore EJ 2000.

COMUNICATO STAMPA DS BRINDISI