Brindisi, 29/10/2009

Uil sulla zona franca urbana

La notizia che Brindisi è stata esclusa dalla Zona Franca (finanziamenti regionali per rilanciare l'economia delle zone depresse) non ha destato in città particolari commenti e prese di posizione da parte degli amministratori locali se non qualche commento di chi era a conoscenza da tempo che la nostra città non aveva “i parametri per ottenerli”.
Mentre qualche altro critica la maniera con cui è stata gestita questa opportunità da parte del Comune, avendo sollecitando in tempi non sospetti anche la Provincia a dedicare più attenzione, senza essere ascoltato.
Si può liquidare in questo modo una possibilità così importante per rilanciare un territorio depresso economicamente, con una disoccupazione dilagante, chiusura di aziende e di esercizi commerciali che avrebbe consentito di ottenere nuovi investimenti ed occupazione?
La UIL di Brindisi ritiene che anche questa volta la superficialità dimostrata dagli amministratori e politici locali è la dimostrazione di quanto sia banale, insufficiente e poco interessato l'impegno e l'azione di governo delle istituzioni brindisine nei settori produttivi che hanno bisogno di essere sostenuti perché si trovano in situazioni difficoltà e precarietà.
Una chiara dimostrazione che ormai i cittadini, nella considerazione di chi ci amministra, non sono tutti uguali. Ci sono quelli di serie A che devono avere tutto e quelli di serie B che devono arrangiarsi alla meno peggio per vivacchiare senza prospettive e migliore aspettativa di vita.

COMUNICATO STAMPA UIL