Brindisi, 29/10/2009
Albano (PD): "zona franca, fuga dalle responsabilità"
Le delusioni fanno ormai parte della nostra quotidianità. Ogni giorno almeno una nuova. Oggi la notizia della firma del contratto di istituzione delle zone franche a Lecce, Andria e Taranto, ci rinnova quella mai sopita, della esclusione della nostra città; nonostante ne avesse i titoli.
Abbiamo perso un importante strumento di contrasto alla disoccupazione ed alla depressione sociale ed economica del nostro territorio, che altrove, specialmente in Francia, dove ne sono state attivate un centinaio, si sono tradotte in sviluppo e maggiori assunzioni.
Infatti, le zone franche prevedono una serie di benefici fiscali e previdenziali per favorire la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione.
Agli artigiani, commercianti e piccoli imprenditori imprese, la legge concede l’esenzione totale del Irpef, dell’Ires, dell’Irap , dell’ICI e dei contributi previdenziali per 5 anni e la loro consistente riduzione nei successivi quattro.
Una perdita importante di finanziamento e di sviluppo, che rappresenta una storia di ordinaria amministrazione per una maggioranza prodiga a disegnare solo illusioni e che nei mesi precedenti con grande leggerezza, ne aveva perso un altro, per diversi milioni di euro, relativo ai Programmi integrati di riqualificazione delle periferie per il quartiere paradiso; quasi un’abitudine.
Una grave responsabilità alla quale hanno cercato di sfuggire tentando goffamente di scaricarla sul governo regionale, sulla sue scelte, mentre era evidente dagli atti e dai fatti, che l’esclusione era dovuta al pressappochismo, ai ritardi, agli errori di una maggioranza che, impegnata a litigare come documentano le cronache di quel periodo, non ha affrontato con la dovuta attenzione ed impegno la questione.
Hanno infatti fatto tutto in fretta, nell’ultimo giorno utile, confezionando per la regione un’istanza che si rilevata errata, in quanto priva dei requisiti necessari per una sua valutazione positiva.
Un adempimento compiuto in affanno, nonostante il tempo a disposizione per far bene e gli appelli degli onorevoli Carbonella e Tomaselli, che tanto si erano spesi in Parlamento per la realizzazione in Italia delle zone Franche.
Questi sono purtroppo gli effetti del dilagare di una certo modo di far politica, di un approccio superficiale ai problemi della città, che rende arduo l’impegno a confrontarsi con qualcosa di diverso dal “pensiero nano” delle ripicche personali, dei conti della spesa, delle televendite, delle parole d’ordine di propaganda elettorale , che sono pletoricamente ricorrenti nei copioni di certi protagonisti dello spettacolo della politica.
Purtroppo a farne le spese, come al solito, sono la città, i cittadini, i disoccupati, gli artigiani, gli imprenditori, che hanno tutto il diritto a sentirsi e proclamarsi sempre meno tutelati ed in balia di un sistema Brindisi, che riesce a governare solo sfiducia e scontento.
Vincenzo Albano
Consigliere Comunale
Partito Democratico
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