Brindisi, 12/11/2009

Un centro senz'anima: le proposte di Albano e Monetti (PD)

Parcheggi gratis in centro nel periodo natalizio, sgravi consistenti alla fiscalità locale, commissione speciale di studio e di proposta del consiglio comunale.
Sono queste le richieste di Vincenzo Albano e Antonio Monetti, Consigliere Comunale del Partito Democratico, per invertire la tendenza in atto che ha portato il centro urbano ad una situazione di conclamato declino e desertificazione.
Albano e Monetti ritengono che quello di Brindisi sia "un centro senza un'anima che merita maggiore impegno ed attenzione" hanno inoltrato le loro richieste con una lettera aperta inviata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo integralmente il testo:

Il declino del centro urbano della nostra città è sotto gli occhi di tutti. Sotto gli occhi di chi ci vive, o ci lavora e dei sempre più rari cittadini e turisti che ancora trovano un motivo per andarci, e alla fine ci riescono.
E’ una situazione che si aggrava di anno in anno. Quello che era il cuore pulsante della città, il centro della vita sociale, degli affari, della produzione artistica, artigianale e del divertimento è in agonia, quasi non esiste più.
Solo qualche timido e flebile segno di vitalità negli orari di apertura delle attività commerciali, poi il deserto, la desolazione di una città che appare senz’anima, nella quale diventa difficile recuperarne l’identità.
Sempre meno residenti e ragazzi, sempre meno uffici pubblici e privati, sempre meno banche ed attività professionali e commerciali.
Per rendersene conto basta farsi una passeggiata. I buchi determinati dalle tante abitazioni abbandonate e attività dimesse, sono scandite dalla penosa sequela di cartelli “affittasi” che ormai fanno parte integrante dell’arredo urbano. Qualche temerario sporadicamente apre una nuova attività, ma sono sempre di meno. Molti di più sono quelli che chiudono, perchè non ce l’hanno fatta o più semplicemente hanno pensato a trasferirsi in luoghi più accessibili, dove oltretutto gli affitti sono senz’altro più contenuti, o nei centri commerciali dove si è spostato il cuore del commercio cittadino.
L’Upim, il monte dei Paschi, la banca d’Italia, il cinema Di Giulio, la standa, gli esempi più significativi che testimoniano l’abbandono, la fuga.
Non aiutano certamente i problemi mai risolti di traffico e di parcheggio che assillano il centro urbano, che per questo vive un rapporto difficile e conflittuale con tutto ciò che si trova fuori le mura antiche.
Nei commercianti non c’è rassegnazione o voglia di arrendersi. C’è la determinazione a resistere in attesa di tempi migliori, ma anche nella speranza di un intervento dell’amministrazione non solo per il commercio, ma principalmente per far rivivere il centro, per riportarci la vivibilità, la vita delle persone e delle famiglie.
Nel frattempo, anche a costo di sacrifici enormi, si inventano a proprie spese iniziative per incentivare le vendite, per creare stimoli forti nei consumatori, per attirare la gente, per sopravvivere.
Sanno bene però che da soli non ce la possono fare. La crisi attuale del commercio e del turismo di questa città merita un’attenzione che sia qualcosa in più della solita dichiarazione di intenti, soprattutto in questo momento in cui troppe variabili negative si sono concentrate nella nostra città.

Perché siamo arrivati a questo punto? Era inevitabile questo declino? Quali politiche sono state adottate in questi anni? Non ci sono rimedi ? Di sicuro è mancata la dovuta attenzione ed applicazione. Gli sporadici interventi organizzati fin qui dalla sua amministrazione, non sono stati idonei ad arginare la desertificazione, lo svuotamento, ad invertirne la tendenza ancorché in più circostanze, Lei stesso, ne avesse manifestato l’impegno.
Anche le iniziative programmate per i prossimi mesi rischiano di rimanere semplici testimonianze del solito interesse episodico, se non interfacciate con rinnovata e partecipata visione della città che l’amministrazione ha dimostrato di non avere.
E’ sempre mancato il reale coinvolgimento dei cittadini, la freschezza di idee, il progetto complessivo, la direzione l’entusiasmo in grado di pensare e realizzare il rilancio Bisogna fare presto. Non può essere infatti sottovalutato o ignorato, nella sua dimensione negativa, il grido di allarme dei commercianti e delle loro associazioni sulla probabile ulteriore chiusura a breve, di oltre il 20% delle attività esistenti.
Il Consiglio comunale, nell’ ambito della propria autonomia e responsabilità, se lo ritiene, potrebbe attivare una commissione specifica, mettendo in campo le proprie diffuse e notevoli competenze ed intelligenze, per studiare ed analizzare le cause e le prospettive di ciò che avremo o pensiamo di avere bisogno, e su questa base elaborare una proposta.
Nel frattempo, considerata l’attuale congiuntura economica, che prefigura per le prossime festività una consistente riduzione dei consumi, le chiedo se rientra nelle sue intenzioni attivare concrete iniziative di rilancio del centro urbano e di sostegno al commercio con la sospensione, dal primo dicembre al 10 gennaio 2010, del pagamento del parcheggio o quantomeno di una sua consistente riduzione, ma anche la concessione di consistenti sgravi della fiscalità locale alle attività commerciali esistenti e a quelle di nuovo insediamento.

Distinti Saluti
Vincenzo Albano – Antonio Monetti
Consiglieri Comunali Partito Democratico