S. Pancrazio S.no, 14/11/2009

La Guardia Forestale sequestra discarica abusiva

Gli uomini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale di Brindisi del Corpo Forestale, hanno scoperto, a seguito di una perquisizione presso due autofficine site a San Pancrazio Salentino, la presenza di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da numerosi veicoli che si presentavano in condizioni di prolungato abbandono, arrugginiti, privi di parti della carrozzeria e del motore, alcuni privi di targhe, cessati dalla circolazione e senza copertura assicurativa, depositati al suolo in modo incontrollato.
Nel deposito di una delle officine, sono state scoperte anche decine di componenti meccaniche e parti di carrozzeria usate, derivanti da veicoli fuori uso come testate, blocchi di motori e pezzi di carrozzeria non bonificati, né messi in sicurezza, alcuni dei quali depositati all'interno dei cassoni di veicoli, altri depositati sul suolo, dei quali la ditta non documentava la provenienza.
Le aree utilizzate come discarica non autorizzata, le auto, e le componenti meccaniche, scoperte a seguito della perquisizione, sono state poste sotto sequestro su disposizione del Pubblico Ministero della locale Procura della Repubblica di Brindisi. Oltre ad aver sequestrato l'area e quanto vi fosse depositato, gli Agenti Forestali hanno deferito alla Autorità Giudiziaria i tre proprietari delle due officine, perché non erano in possesso delle prescritte autorizzazioni necessarie all'attività riscontrata.
Infatti, anche se l'officina è autorizzata alla riparazione di automezzi, le parti e le componenti di veicoli sottoposti a sequestro, sono ugualmente da ritenersi rifiuti derivanti dall'attività di raccolta da parte di autoriparatore di veicoli fuori uso, componenti meccaniche e parti di carrozzeria. La legge infatti stabilisce che l'attività di raccolta dei materiali e dei componenti meccaniche sopra specificate, costituisce gestione di rifiuti a tutti gli effetti, anche se finalizzata all'attività di riparazione.
Ai proprietari di entrambe le officine sono state contestate le attività di recupero, smaltimento e commercio di rifiuti rappresentati da veicoli fuori uso e parti di essi, e realizzazione di discarica, attività che erano svolte all'interno di aree adibite a deposito delle officine stesse, e svolte in assenza delle prescritte autorizzazioni Regionali e Provinciali. Ai proprietari delle officine è stata contestata anche la violazione per il concorso di colpa nella commissione del reato.
L'operazione si inserisce nell'ambito di un'attività di costante monitoraggio e controllo del territorio mirante alla prevenzione e alla repressione di reati perpetrati ai danni dell'ambiente, condotta su tutto il territorio della provincia di Brindisi dal Nucleo Investigativo della Polizia Ambientale e Forestale del Corpo Forestale dello Stato.